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Vaccino antimorbillo ed allergia alle uova: falso problema
Inserito il 11 giugno 2005 da admin. - pediatria - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Il vaccino per il morbillo offre gli stessi margini di sicurezza degli altri vaccini e non è genericamente controindicato nei bambini con allergia all’uovo.

I vaccini per il morbillo costituiti da virus attenuati coltivati su fibroblasti umani sono poco immunogeni (1). I vaccini attualmente in uso sono invece ottenuti da virus vivi attenuati coltivati su cellule embrionali di pollo. Nel foglio illustrativo di alcuni vaccini viene riportata come controindicazione alla vaccinazione una storia di reazioni allergiche all’uovo. Questa generica dicitura causa incertezza e determina il rischio che numerosi bambini non vengano vaccinati dai medici o che i genitori rifiutino il vaccino. L’incidenza dell’allergia alle proteine dell’uovo è del 2,6% nei bambini di età inferiore a 2 anni e mezzo (2). Nel tempo si sono accumulate evidenze contrastanti circa l'utilità di procedere a test di sensibilità cutanea al vaccino e/o alle proteine dell'uovo, compresi i tests di intradermoreazione. Tuttavia tali pratiche si sono rivelati inutili al fine di evitare affidabilmente le reazioni avverse e possono esporre i bambini a rischi anche gravi. L’indicazione attuale è che i bambini allergici all’uovo hanno un basso rischio di reazione anafilattica verso i vaccini del morbillo, che i test cutanei non sono utili nello stabilire il rischio di reazioni avverse al vaccino. L’adozione di particolari precauzioni è indicato solo in caso di storia personale positiva per anafilassi in seguito all’ingestione di uovo (3). Speciali precauzioni dovrebbero essere seguite solo in caso di soggetti che abbiano presentato reazioni sistemiche gravi con rischio della vita (dispnea grave, stridore, cianosi, alterazioni dello stato di coscienza, ipotensione) in seguito all’ingestione di uovo. Tali soggetti presentano una ridotta soglia di reattività all’antigene, con il conseguente rischio di reazioni persino fatali anche in seguito al contatto con dosi minime. In questi casi sussiste l’indicazione all’esecuzione della vaccinazione in ambiente protetto (4, 5). Questa indicazione è presente anche in quei rari soggetti che, pur mostrando reazioni minori all’ingestione di uovo (sintomi orali, gastrointestinali, orticaria locale o generalizzata, altre manifestazioni cutanee ed angioedema), sono anche affetti da asma cronico attivo ritenuto un fattore di rischio per l’anafilassi. Sono esclusi da tale definizione i bambini con broncostruzione indotta da processi infettivi (4, 5).


Fonte: Serena Ballotti, Luisa Galli, Maurizio de Martino - Clinica pediatrica 1, Dipartimento di pediatria dell’Università di Firenze - Ospedale pediatrico Anna Meyer
riportato da Giofil 15 maggio 2005

Referenze
1) Pediatr Allergy Immunol 1997;8: 7-20.
2) Pediatrics. 2003;111:1591-680.
3) Can Commun Dis Rep 1996; 22:113-5.
4) Clin Exp Allergy 2000;30:288-293.
5) BMJ 2000;320:929-32.

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