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Controlli al Sant'Anna di Torino per la sperimentazione su Ru486
Inserito il 14 settembre 2005 da admin. - professione - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

L'AIFA effettuerà verifiche riguardo la sperimentazione sulla pillola abortiva Ru486 che dovrebbe iniziare al Sant'Anna di Torino.

''Solo questa mattina è arrivata all'Agenzia del farmaco, e via fax, la notifica dell'avvio della sperimentazione della cosiddetta pillola abortiva, peraltro senza la notifica del protocollo seguito, a dimostrazione che le bugie hanno le gambe corte''. Lo afferma, in una nota, il ministro della Salute Storace a proposito della sperimentazione della RU486 all'ospedale S.Anna di Torino. Per Storace, e' ''un motivo in più per accelerare le verifiche Aifa riguardo all'ospedale Sant'Anna di Torino, che cominceranno domani''.

Fonte: Comunicato del: 12/09/2005 n°76 del Ministero della Salute

Sarebbero già più di 60 le richieste pervenute all'ospedale Sant'Anna di Torino per sperimentare il farmaco Ru 486, la pillola dell'aborto. Intanto gli ispettori inviati dal ministero della Salute stanno verificando la correttezza delle procedure seguite. ''Sulla base del parere dell'Istituto superiore di sanita' - sottolinea in una nota Silvio Viale, medico promotore della sperimentazione - gli ispettori rilevano la necessità del ricovero fin dalla prima somministrazione della pillola, che oggi invece avviene solo dopo la seconda somministrazione e fino a che non si verifica l'espulsione'' del feto. ''Ma si tratta di un provvedimento non necessario poichè la sicurezza di questo prodotto é collaudata anche negli altri Paesi dove questo tipo di pratica è già in atto da tempo". "Inoltre - prosegue Viale - se si dovesse procedere al ricovero fin dalla prima somministrazione, si andrebbe incontro a costi aggiuntivi contrari alle direttive ministeriali. Dunque non ci sono ragioni per non andare avanti". "Il nostro protocollo - conclude il medico - è estremamente cauto e prudente nei confronti della pratica clinica consolidata. Pertanto non c'è la necessità di ulteriore sicurezza con un ricovero prolungato che, invece, avrebbe il sapore del boicottaggio

Fonte: (TQ/ADN)

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