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Otto viaggiatori ogni cento si ammalano dopo il viaggio
Inserito il 18 gennaio 2006 da admin. - infettivologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Circa l'8% dei soggetti che ritornano da un viaggio in varie parti del mondo hanno bisogno di cure mediche.

Analizzando i dati di oltre 17.000 soggetti ritornati da un viaggio in paesi a rischio è stato possibile paragonare la frequenza di malattie in base alle diverse regioni del mondo che erano state visitate.
Per l'Africa sub-sahariana e per il sud-est asiatico il riscontro più frequente è quello di una malattia sistemica febbrile, per l'Asia sud-centrale il riscontro più frequente è quello di una diarrea acuta, per i Caraibi o l'America centrale e meridionale la malattia più frequente è di tipo dermatologico.
La malaria è la malattia febbrile più frequente che può colpire i viaggiatori in qualsiasi parte del mondo in via di
sviluppo. Tuttavia se si escludono i viaggiatori che sono stati in Africa sub-sahariana o in America centrale la causa più frequente di febbre è la dengue più che la malaria. Dopo un viaggio in Africa sub-sahariana la febbre maculosa da rickettsia è più frequente che la febbre tifoide o la dengue. La diarrea è di solito dovuta a parassiti piuttosto che a batteri per tutte le regioni esaminate eccetto il sud-est asiatico.

Fonte:N Engl J Med. 2006;354: 119-130

Commento di Renato Rossi

Sempre più spesso noi medici dovremo confrontarci con pazienti appena tornati da un viaggio in qualche remota parte del mondo. La domanda che ci poniamo è se il paziente che abbiamo di fronte possa aver contratto una malattia infettiva per noi inusuale, in primis la malaria o una parassitosi.
I dati di questo studio sono interessanti perchè permettono, conoscendo il luogo da cui proviene il paziente, di stabilire empiricamente la probabilità più o meno forte di una patologia piuttosto che di un'altra.
Tuttavia è probabile che lo studio abbia poco rappresentato malattie di breve incubazione e durata: infatti è esperienza comune che i casi più frequenti visti nella pratica sono malattie febbrili indifferenziate o sindromi diarroiche che si risolvono in pochi giorni con una terapia sintomatica o con l'uso empirico di un antibiotico e che, in generale, non richiedono accertamenti.
Non di meno è importante non abbassare la guardia e rivalutare a breve il paziente in caso di mancato miglioramento perchè è sempre possibile che la causa sia in realtà una patologia che se non riconsociuta in tempo può portare ad esiti gravi o infausti.

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