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Mi fido di te... i meccanismi psicologici della fiducia
Inserito il 26 giugno 2006 da admin. - psichiatria_psicologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Quando e perché riponiamo la nostra fiducia in un' altra persona? E quali sono i fattori che interferiscono con questo sentimento?

La fiducia: secondo il dizionario italiano “Garzanti” la fiducia può essere intesa come un “sentimento di sicurezza che deriva dal confidare in qualcuno o in qualcosa” . Avere fiducia in qualcuno implica la possibilità di prestargli soldi, affidargli un incarico, farlo partecipe di un segreto, ecc. ecc. Chiaramente la fiducia dovrebbe scaturire da un ragionamento logico, oculato, sulla persona oggetto della fiducia stessa. Ma è sempre così? Jennifer Dunn e Maurice Schweitzer, della Pennsilvania University, la pensano diversamente. Attraverso colloqui individuali, i due ricercatori hanno evocato nei loro soggetti sperimentali sensazioni di odio, felicità, tristezza, colpa, rabbia, gratitudine e orgoglio. Poi ai soggetti veniva sottoposto un questionario concernente 10 domande relative a comportamenti di fiducia. Le domande erano del tipo “Lei presterebbe 100 dollari ad un collega appena conosciuto, ma di cui si dice un gran bene?”, oppure “Gli confiderebbe i suoi malumori nei confronti del capoufficio?”, “Se la sentirebbe di affidargli una lettera importante da spedire?”. Dunn e Schweitzer hanno notato che le risposte alle domande del questionario variavano a seconda dello stato d’animo precedentemente indotto dagli stessi ricercatori. Più nello specifico, vi è un continuum che va dalla sensazione di allegria, che agevola al massimo i comportamenti di fiducia, fino alla rabbia e alla tristezza, che invece contrastano la fiducia. Gratitudine e senso di colpa sono meno positivi dell’allegria, mentre l’orgoglio riduceva i comportamenti di fiducia. Dai risultati della ricerca, seppure ancora grossolani, si evince come la fiducia e i comportamenti ad essa associati non dipendano completamente da ragionamenti logici. Variabili pesantemente intervenienti sono le emozioni,e lo stato emotivo dl momento. Bisogna tenerne conto, quindi, nel momento in cui si devono prendere decisioni, ma anche nel momento in cui vogliamo conquistare la fiducia di qualcuno.

Guido Zamperini
Fonte: Psicologia Contemporanea, 194, pag. 56.

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