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Stato convulsivo epilettico nei bambini: esiti a breve termine
Inserito il 20 marzo 2007 da admin. - neurologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Lo stato convulsivo epilettico nei bambini è più frequente di quanto si creda ma comporta una bassa mortalità ad un anno.


Lo studio NLSTEPSS (North London Status Epilepticus in Childhood Surveillance Study) è uno studio prospettico di popolazione che si proponeva di valutare gli esiti a breve dello stato di male epilettico nei bambini. I dati sono stati ottenuti in vari modi (registrazioni dei ricoveri nei Pronto Soccorso, nelle unità di cure intensive, ecc.) traminte interviste ai genitori, ai medici curanti, agli infermieri e allo staff paramedico.
Sono stati arruolati nello studio 226 bambini, 176 dei quali avevano avuto un episodio convulsivo da stato di male epilettico.
Di questi, 98 bambini erano neurologicamente sani prima del loro primo episodio e 56 di essi ebbero una convulsione febbrile prolungata.
Una meningite acuta batterica era presente in 11 bambini con un primo episodio di convulsioni febbrili.
La frequenza di recidiva stimata ad un anno fu del 16% e la mortalità del 3%.
Gli autori concludono che lo stato epilettico convulsivo nei bambini è più comune di quanto non si ritenga, ha cause diverse e necessita di una distribuzione delle risorse appropriata per ridurne gli effetti.



Fonte:
Chin RFM et al. for the NLSTEPSS Collaborative Group. Incidence, cause, and short-term outcome of convulsive status epilepticus in childhood: prospective population-based study. Lancet 2006 Jul 15; 368:222-229



Commento di Renato Rossi

Nei bambini l'epilessia viene fondalmentalmente distinta in due grandi gruppi a seconda dell'età di insorgenza.
Nelle epilessie del primo triennio si ritiene in genere che l'evoluzione sia sfavorevole in quanto possono essere sintomatiche di danno cerebrale oppure provocare esse stesse lesioni neurologiche. Nelle epilessie che si verificano per la prima volta in età scolare o durante l'adolescenza si considera che la prognosi sia migliore; si tratta per lo più di epilessie funzionali e non secondarie a cause organiche, anche se queste ultime non mancano, come non mancano forme intermedie caratterizzate da una prognosi meno felice rispetto alle epilessie funzionali e talora associate a ritardo mentale.
Lo stato di male epilettico si verifica quando la crisi epilettica dura più di 20-30 minuti oppure si ripete con frequenza tale che tra una crisi e l'altra non cè un completo recupero del paziente. Lo stato di male epilettico è una condizione seria che può portare a danni neurologici permanenti e in cui è necessario un trattamento urgente.
Lo studio recensito in questa pillola suggerisce che lo stato di male epilettico nei bambini si verifica più frequentemente di quanto non si pensasse, in molti casi la convulsione è associata a febbre e talora ad una malattia batterica potenzialmente grave come la meningite. Ad un anno la frequenza di recidive è stata del 16% mentre non particolarmente elevato appare il rischio di morte.
Una frequenza di recidiva così alta impone lo studio di misure preventive che possono avvalersi sia di una profilassi farmacologica che del riconoscimento precoce e del trattamento di infezioni febbrili nei bambini a rischio. Ovviamente questo presuppone che i genitori di bambini che hanno avuto un primo episodio convulsivo siano adeguatamente istruiti ad affrontare una situazione che è obiettivamente difficile e stressante da gestire in emergenza, in cui è necessario avere sangue freddo e sapere esattamente come muoversi e cosa fare. Le due misure principali sono:
1. porre il bambino di fianco e mantenere aperte le vie respiratorie
2. somministrare un microclisma di diazepam alla dose di 0,5 mg/Kg (dopo la somministrazione mantenere le natiche rialzate e strette per almeno 5 minuti per impedire la fuoriuscita del farmaco).
Altro aspetto da considerare è la prognosi a distanza dell'epilessia pediatrica.
Infatti i genitori dei bambini epilettici spesso chiedono ai medici se i loro figli corrono il rischio di morire durante una crisi. Uno studio di coorte [1] cerca di rispondere alla domanda: sono stati reclutati 692 bambini nati in Nova Scotia nel periodo 1977-1985 che avevano ricevuto una diagnosi di epilessia. La mortalita' a 20 anni dall'inizio della malattia era del 6,1% contro 0,8% di una popolazione di riferimento. Andando pero' ad esaminare questo dato si nota che su 510 bambini con epilessia parziale o generalizzata primaria si verificarono 12 decessi (pari al 2%) mentre negli 85 bambini con epilessia generalizzata secondaria si verificarono 13 decessi (pari al 15%). La morte da epilessia, quindi, e' poco comune nei bambini con forme primarie e senza disordini neurologici severi .


Bibliografia
1. Camfield CS et al Death in children with epilepsy: a population-based study . Lancet 2002 Jun 1; 359:189-195.

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