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Possibilità di eventi avversi severi legati alla manipolazione spinale
Inserito il 09 luglio 2008 da admin. - pediatria - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Eventi avversi anche severi possono essere associati alla manipolazione spinale realizzata in età pediatrica.

Si tratta di una revisione sistematica della letteratura.

Obiettivo
Obiettivo di questa revisione sistematica della letteratura era quello di identificare e sintetizzare i dati disponibili sugli eventi avversi legati a manipolazione spinale in età pediatrica.
Criteri di eleggibilità dei lavori
Studi primari sulla manipolazione spinale (trial clinici, studi osservazionali, surveys), che includessero soggetti di età compresa tra 0 e 18 anni e che riportassero dati relativi agli eventi avversi. Gli studi sono stati inclusi indipendentemente dalla condizione in studio e da chi ha somministrato l’intervento di manipolazione spinale (chiropratico, osteopata, fisioterapista, medico).
Materiale e Metodi
La metodologia riportata dagli autori sembra adeguata: è stata eseguita una ricerca multifonte in 8 banche dati elettroniche maggiori (tra cui Medline, EMBASE, Central), a cui è stata aggiunta una ricerca manuale nelle referenze degli articoli identificati e il contatto con esperti della materia. La strategia di ricerca non è riportata nel testo del lavoro ma può essere richiesta agli autori. Non ci sono state restrizioni di linguaggio. Selezione, lettura ed estrazione dei dati dai lavori è stata realizzata da più ricercatori in maniera indipendente. Sono stati inclusi tutti i lavori che presentavano i 3 criteri di eleggibilità a prescindere della qualità metodologica (la maggioranza degli studi riguardava semplice descrizione di casi).
Il danno per i soggetti sottoposti a manipolazione veniva definito come 1) severo (ospedalizzazione, disabilità permanente, morte); 2) moderato (disabilità transitoria, necessità di cure mediche senza ospedalizzazione); minore (autolimitato senza necessità di cure mediche).
Principali risultati
Sono stati inclusi 13 studi (2 RCT, 4 serie di casi e 7 case report) nei quali vengono descritti 14 casi di eventi avversi associati a manipolazione spinale. 9 di questi sono stati severi (morte, emorragia subaracnoidea, tetra o paraplegia, problemi neurologici o deficit neuromuscolare, fratture o dislocazioni vertebrali). In 10 casi l’autore della manipolazione era un chiropratico, in uno un medico, in uno un fisioterapista e in due casi non era specificato. Le manipolazioni erano state realizzate tutte eccetto una (non specificata) a livello delle vertebre C1-C2, del collo e della testa. L’età dei bambini che hanno presentato eventi avversi variava da 3 mesi a 18 anni. Sono stati inoltre identificati 20 casi di effetti collaterali indiretti che riguardano un ritardo nella diagnosi (ad esempio di diabete e neuroblastoma) e un uso inappropriato della manipolazione in presenza di condizione medica severa (meningite, rabdomiosarcoma). Non è stato possibile combinare in una meta-analisi i risultati dei due RCT in quanto eterogenei. Uno ha randomizzato 171 soggetti a 2 gruppi entrambi di trattamento attivo (manipolazione spinale) e ha rilevato 2 eventi avversi di gravità moderata; l’altro RCT ha randomizzato 20 bambini (9 trattati e 11 controlli) e rilevato 2 eventi avversi minori. Tutti gli eventi avversi severi derivano quindi da report o serie di casi. Va inoltre sottolineato che, per i criteri definiti, sono stati esclusi dalla revisione 32 studi che non riportavano effetti avversi.
Conclusioni degli autori
Eventi avversi anche severi possono essere associati alla manipolazione spinale realizzata in età pediatrica. Con i dati disponibili non è chiaramente possibile avere una stima dell’incidenza, per la quale servirebbe uno studio prospettico di popolazione.

Fonte : Pediatrics 2007;119: e275-e283


Commento
La manipolazione spinale o vertebrale è una procedura manuale non invasiva chiamata anche aggiustamento. Questa manipolazione è caratteristica della chiropratica ma può venire usata da diversi terapeuti quali osteopati, fisioterapisti, medici naturopati. La manipolazione può variare rispetto alla velocità con cui viene eseguita, alla frequenza della ripetizione della manovra, alla durata della procedura, all’estensione del movimento, alla posizione delle mani sul corpo del paziente e alla direzione della forza. È applicata al fine di ridurre una sublussazione, ripristinare il movimento corretto ed eliminare la pressione o irritazione sul segmento nervoso implicato. La tecnica più usata in chiropratica è chiamata Tecnica Diversificata, con cui vengono riposizionate le articolazioni con un breve impulso rapido (aggiustamento) che causa un rumore articolare definito dai pazienti come “un crack”. Da alcuni studi emerge che la chiropratica è la più comune cura complementare ed alternativa a cui vengono sottoposti i bambini. È stato stimato che nel 1997 negli USA siano state eseguite 30 milioni di visite chiropratiche in età 0-18 anni e in Canada il 31% di soggetti da 0 a 18 anni afferma di essere stato sottoposto a questo tipo di cura. Non sappiamo quanto frequente sia il ricorso a queste pratiche in Italia. Probabilmente minore rispetto al nord-america per l’assenza di scuole o università ufficiali di chiropratica. La revisione recensita sottolinea la possibilità di reazioni avverse in seguito a trattamenti di manipolazione spinale eseguiti su bambini. Anche se tutti i casi gravi sono stati descritti in studi di basso valore epidemiologico (report o serie di casi) senza che sia quindi possibile stabilire con certezza una relazione causa-effetto, va detto che la maggioranza degli eventi avversi si è manifestata immediatamente dopo la manipolazione. Si tratta di eventi probabilmente rari (ma per poterne definire l’incidenza servirebbe uno studio di coorte prospettico) che vanno comunque tenuti in considerazione, sopratutto nell’ottica di una tendenza alla crescita di questo tipo di pratica anche in età pediatrica, come sta avvenendo per altre cure complementari ed alternative nel nostro paese. I fattori di rischio perché si verifichi un evento avverso potrebbero essere, secondo gli autori della revisione, le manipolazioni molto rapide, eseguite a livello cervicale e in un midollo spinale ancora immaturo. In attesa di nuove conoscenze sull’argomento ci sembrava importante segnalare la possibilità di eventi avversi gravi diretti e indiretti (ritardi di diagnosi) secondari alla manipolazione spinale. Le informazioni contenute nella revisione possono essere utili per un eventuale colloquio con i genitori che si rivolgono al pediatra per un consiglio. Gli autori della revisione auspicano inoltre una maggior comunicazione e collaborazione tra i pediatri e i terapeuti che praticano la manipolazione spinale.

Contenuto gentilmente concesso da: Associazione Culturale Pediatri (ACP) - Centro per la Salute del Bambino/ONLUS CSB - Servizio di Epidemiologia, Direzione Scientifica, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste; tratto da: Newsletter pediatrica. Bollettino bimestrale- Dicembre 2006 -Gennaio 2007.

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