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L'eredità sanitaria dell'Amministrazione Bush
Inserito il 12 gennaio 2009 da admin. - scienze_varie - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Contrariamente a quanto ci si porebbe attendere, l'Amministrazione Bush ha raddoppiato i finanziamenti federali per i Centri sanitari comunitari, consentendo l'apertura di 1.297 nuovi poliambulatori in aree dove l'assistenza medica scarseggia.

Sebbene il numero dei non assicurati ed il costo delle polizze sanitarie siano cresciuti durante la sua amministrazione, il Presidente Bush lascia una non disprezzabile eredità in materia di assistenza sanitaria: sono stati raddoppiati, sotto la sua Amministrazione, i finanziamenti federali per i Centri sanitari comunitari (Community Health Centers), consentendo l'apertura di 1.297 nuovi poliambulatori in aree dove l'assistenza medica scarseggia. Attualmente i centri sono 7.354 e servono 16 milioni di pazienti.

Per chi vive nei quartieri cittadini poveri o in zone isolate di campagna, comprese le riserve indiane, si tratta spesso degli unici fornitori di servizi di assistenza primaria, quali le cure prenatali, le vaccinazioni ai bambini, la terapia dell'asma, gli screening delle neoplasie e i test per le malattie sessualmente trasmissibili.

Come componente cruciale della rete dei servizi sanitari, i Centri vengono positicvamente considerati, perchè rappresentano un’alternativa più efficace e meno costosa ai Pronto Soccorso, cui spesso finiscono col rivolgersi i non assicurati ed i sottoassicurati.

Attualmente i Centri comunitari di assistenza sanitaria sono 7.354 e servono 16 milioni di pazienti, tuttavia, nonostante la loro crescita sia senza precedenti, i disagi nel paese restano pesanti.

A causa della recessione, infatti, centinaia di migliaia di Americani hanno perso, assieme al lavoro, anche la copertura assicurativa sanitaria, legata ai loro contratti. Sono 56 milioni gli americani privi di adeguata assistenza primaria, secondo l'associazione dei medici di famiglia (AAFP).

Ad esempio lo "United Neighborhood Health Services", un Centro di assistenza sanitaria comunitario attivo a Nashville da 32 anni, soddisfa solo un terzo dei bisogni di assistenza primaria dei suoi potenziali pazienti, nonostante abbia visto più che raddoppiare i finanziamenti federali, dal 2001 ad oggi ed abbia così potuto aggiungere 8 ambulatori ai 6 già esistenti, portando a quasi 25.000 gli assistiti, dai 10.000 che erano.

Negli ultimi 10 anni i Centri hanno arricchito la loro offerta di cure, includendo quelle odontoiatriche e la salute mentale, includono una farmacia, sono aperti in orario notturno e durante il fine settimana ed hanno dipendenti in grado di parlare lo spagnolo, per venire incontro alle necessità dei nuovi immigrati

Numerosi studi hanno dimostrato che i Centri comunitari, che dovrebbero essere retti da organi nei quali la rappresentanza dei pazienti dovrebbe essere preponderante, riducono le disparità di trattamento su base etnica e razziale e consentono importanti risparmi evitando inutili ricoveri ospedalieri. Secondo la loro associazione il risparmio ammonterebbe a 17.6 bilioni di dollari l'anno, ed una somma equivalente potrebbe essere ulteriormente risparmiata se venissero inviati agli ambulatori di assistenza primaria tutti coloro che si presentano in Pronto Soccorso per visite non necessarie. Alcuni Centri comunitari stanno stipulando accorsi in tal senso con gli Ospedali.

I finanziatori dei Centri, oltre al Governo federale, sono le assicurazioni sociali come Medicaid, Medicare e lo State Children’s Health Insurance Program: ai pazienti viene richiesto un contributo in base la reddito, non superiore a 20 dollari per una visita in ambulatorio.

Data la carenza di medici di assistenza primaria, vi sono programmi federali, quali il National Health Service Corps che forniscono borse di studio agli studenti di medicina in cambio dell'impegno a praticare la medicina generale in aree disagiate.

L'interesse per la qualità delle cure prestate nei Centri comunitari di assistenza sanitaria, specie ai malati cronici ha portato il Governo a chiedere, a partire da quest'anno, dati di performance relativi allo screening del cancro cervicale e sul controllo del diabete.

“Il punto non è avere più punti di assistenza ” ha detto il Dr. H. Jack Geiger, fondatore del "Health Centers Movement" e professore emerito alla City University di New York. “Il punto è avere un'assistenza appropriata”

Fonte The New York Times, 26 dicembre 2008

Commento di Stefano Alice

Il servizio del NYT offre più spunti di riflessione: l'importanza attribuita alla “Primary Care” ed al suo buon rapporto costo-efficacia; l'opportunità di integrare la Medicina di famiglia con tutto ciò che fa parte dell'Assistenza primaria; il bisogno di forme di coordinamento tra la Medicina generale e la Medicina d'urgenza; la necessità di valutare l'adeguatezza del servizio non prima di averlo adeguatamente finanziato e organizzato, di disporre, per farlo, di dati sugli outcomes di salute (ad esempio le percentuali di Pap tests o di diabetici a “target”) piuttosto che di dati di processo o, peggio, meramente quantitativi; l'opportunità di incentivare economicamente la scelta della Medicina di famiglia da parte dei neolaureati.

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