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Quanto deve durare la terapia nelle infezioni urinarie maschili?
Inserito il 10 novembre 2013 da admin. - urologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Uno studio osservazionale suggerisce che nell'uomo il rischio di recidive è maggiore quando il trattamento di una infezione urinaria dura più di 7 giorni, ma il dato va interpretato con molta cautela.

Le infezioni delle vie urinarie sono molto più freqeunti nelle donne e per questo molto meglio studiate. La durata della terapia, in questi casi, varia a seconda del quadro clinico. Per esempio nelle semplici cistiti non complicate può essere sufficiente un trattamento breve di 3 giorni mentre la durata consigliata è maggiore (7-14 giorni) in casi particolari come per esempio nelle forme recidivanti, nelle pielonefriti, in gravidanza, etc.

Negli uomini la durata ottimale della terapia non è ben codificata.

In uno studio osservazionale di tipo retrospettivo sono stati analizzati i dati più di 33.000 pazienti maschi (età media 68 anni) affetti da infezione urinaria non complicata.
Nella maggior parte dei casi i pazienti erano stati trattati con cicprofloxacina oppure trimetoprim/sulfametssazolo. In base alla durata del trattamento i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: chi era stato trattato per più di 7 giorni e chi era stato trattato per 7 giorni o meno. Recidive infettive urinarie si sono verificate nel 4% dei casi entro un mese e nel 10% dei casi dopo un mese che era terminato il trattamento.
Si è visto che il rischio di recidiva era dell'8% in chi aveva effettuato un trattamento breve e dell'11% in chi aveva effettuato un trattamento maggiore di 7 giorni.

Sulla base di questo studio è possibile quindi concludere che nelle infezioni urinarie maschili non complicate è preferibile un trattamento breve (massimo d 7 giorni)?
Purtroppo no, lo studio è di tipo osservazionale e i due gruppi in cui sono stati suddivisi i pazienti sulla base della durata del trattamento non erano randomizzati. Non si può quindi escludere che i pazienti trattati più a lungo lo fossero perchè a rischio più elevato di recidive.
Occorrerebbero, quindi, studi randomizzati e controllati per decidere quale possa essere la durata ottimale della terapia nelle infezioni urinarie maschili.


Renato Rossi



Bibliografia


Drekonja DM et al. Urinary tract infection in male veterans: Treatment patterns and outcomes. JAMA Internal Medicine 2013 Jan 14; 173:62



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