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Lecanemab nell’Alzheimer
Inserito il 07 maggio 2023 da admin. - neurologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Uno studio su poco meno di 1800 pazienti ha valutato l’anticorpo antiamiloloide lecanemab nel morbo Alzheimer precoce.

Lecanemab nell’Alzheimer

Uno studio su poco meno di 1800 pazienti ha valutato l’anticorpo antiamiloloide lecanemab nel morbo Alzheimer precoce.


La FDA ha già approvato un anticorpo antiamiloide per il trattamento del morbo di Alzheimer, l’aducanumab ma questa decisione è stata da alcuni criticata [1, 2].
Ora in uno studio di fase 3 è stato valutato un altro anticorpo antiamiloide, il lecanemab. Sono stati reclutati 1975 pazienti affetti ds Alzheimer precoce nei quali gli studi di imaging avevano dimostrato la presenza di placche amiloidi.
I partecipanti sono stati trattati con lecanemab o placebo (una somministrazione por via venosa ogni 15 giorni).
È stata usata una scala a 18 punti che valutava la memoria e altri aspetti cognitivi che risultano compromessi nell’Alzheimer. Più il punteggio è alto e maggiore è la gravità della malattia.
Al baseline il punteggio medio dei partecipanti era di 3,22. Dopo un anno e mezzo il punteggio è aumentato in media di 1,21 punti nei trattati e di 1,66 nel gruppo placebo. Nei trattati sono migliorati anche altri aspetti secondari della funzione cognitiva.
Le placche amiloidi sono rimaste stabili nei pazienti del gruppo placebo e si sono ridotte nel gruppo trattato con lecanemab. Tuttavia il farmaco risultava associato a un aumento del rischio di edema o emorragia cerebrale.
Si ripropone quindi la stessa criticità riscontrata con aducanumab. Questi farmaci migliorano uno score che valuta la funzione cognitiva in modo statisticamente significativo nei pazienti con Alzheimer precoce tuttavia l’importanza clinica di questo miglioramento rimane da stabilire su endpoint forti come la disabilità a lungo termine. Inoltre l’uso di questi farmaci può essere associato a effetti collaterali a livello cerebrale. Giustamente gli autori dello studio avvertono che sono necessari studi con follow-up più prolungato per valutare efficacia e sicurezza di lecanemab nel morbo di Alzheimer precoce.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Wlash et al. Aducanumab for Alzheimer disease? BMJ 2012; 374:n1682

2. Perlmutter S et al. Revisiting FDA approval od aducanumab. N Engl J Med 2021;385:769-771.

3. van Dyck CH, Swanson CJ, Aisen P, Bateman RJ, Chen C, Gee M, Kanekiyo M, Li D, Reyderman L, Cohen S, Froelich L, Katayama S, Sabbagh M, Vellas B, Watson D, Dhadda S, Irizarry M, Kramer LD, Iwatsubo T. Lecanemab in Early Alzheimer's Disease. N Engl J Med. 2023 Jan 5;388(1):9-21. doi: 10.1056/NEJMoa2212948. Epub 2022 Nov 29. PMID: 36449413.

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