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L'ODONTOTECNICO COL TUMORE
Inserito il 13 giugno 2023 da admin. - professione - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

[Non basta, per il medico, essere pietoso verso i malati: i rigori della legge possono essere inflessibili]

Me ne stavo sonnolento sul portico del Bar. Uno che non mi conosce potrebbe chiedersi, magari, come faccia io a potermene stare tutto il giorno a bighellonare, senza fare niente, ma questo indicherebbe chiaramente che non e’ uno del luogo.

Il clima era tiepido, l’ ambiente tranquillo, percio’ non mi resi subito conto che qualcuno si era seduto sulla sedia accanto alla mia. Socchiusi appena un occhio per sbirciare poi, visto chi c’era, li spalancai tutti e due per la sorpresa.

L’ invasore dei miei spazi era addittura Tigresecca, l’ avvocatessa di fiducia del quartiere. Si era conquistata il soprannome (e la fiducia dei Collerottari) per il suo atteggiamento determinato in tribunale (Tigre…) e per la sua linea indubitabilmente mooolto snella (secca…).

Feci un cenno a Bruno perche’ ci portasse un paio di caffe’, poi guardai interrogativamente la mia interlocutrice: perche’ mai (chiesi con uno sguardo intenso) era venuta li’ da me?

Tigresecca non era una stupida e capi’ subito la mia muta richiesta. Mantre tracannava pensosa un bicchier d’acqua era chiaro che aveva bisogno di parlare con qualcuno. Comincio’, sottovoce.
“Sache’, lo sai che il mio mestiere e’ uno dei peggiori del mondo?”.

La continuai a guardare con aria sempre piu’ interrogativa. Solo uno sguardo ma c’erano dentro un sacco di domande.

“ Ho fatto l’ avvocato perche’ in famiglia abbiamo questa tradizione (tutti i miei sono Avvocati) e poi perche’ (e ti prego di non ridere) pensavo di poter aiutare il mondo servendo la Giustizia. Ma ho ormai verificato che servire la Legge non e’ la stessa cosa”.

La mia faccia ormai doveva sembrare un grosso punto interrogativo. Lei prosegui’, senza guardarmi.
“ Oggi sono stata in Tribunale a seguire una causa strana, dove verranno condannati due medici: un mascalzone, e con lui un innocente con le migliori intenzioni.”.
La cosa cominciava a interessarmi
“ Ecco, e’ la storia di Luca, l’ odontotecnico. Lo conosci, no? Mezza borgata si curava i denti da lui…
Come certamente sai Luca aveva aperto uno studio in societa’ con Silvio, medico dentista.
Erano grandi amici, all’ inizio della carriera, padrini dei rispettivi figli. In realta’ mentre Luca si impegnava al massimo (spesso uscendo fuori dalle sua strette competenze) Silvio invece aveva preso l’ abitudine di assentarsi spesso… In parole povere mentre Silvio metteva il nome allo studio, Luca faceva tutto il lavoro, il suo e l’ altro, con grande successo”.

Cominciavo a capire. Pure io, in verita’, ero stato trapanato da Luca, e non avevo mai protestato per questo abusivismo. Il fatto era che Luca era effettivamente bravo…

“Luca però era un forte fumatore e sapeva di essere affetto da enfisema e bronchite cronica, ma non se ne curava, e continuava a lavorare notte e giorno.”
“ Si’, ricordo che tossiva spesso…”
“ Ecco, e’ successo che un giorno, a seguito di un aggravamento, Gregorio, il suo medico di famiglia, amico di entrambi, gli fece effettuare un esame radiologico, con risultati devastanti: un tumore polmonare molto avanzato, ormai incurabile.
Non so a chi venne l’ idea: conoscendo il carattere emotivo di Livio decisero di tacere la vera diagnosi e presentarono un falso referto di focolaio tubercolare.
Livio si tranquillizzo’ (in fondo la TBC è curabile), e lo studio marciava bene; la sua quota di società gli assicurava quanto basta per vivere e mantenere la famiglia, anche smettendo l’ attività.

Un giorno Silvio, in tutta segretezza, gli fece una proposta molto interessante: avrebbe riscattato la quota di società di Luca in cambio di un vitalizio, una somma mensile davvero molto generosa. Luca accetta, convinto così di poter vivere agiatamente per tutto il resto della sua vita.
Solo che e’ morto pochi mesi dopo!!!

Hai capito, Sache’? La famiglia si e’ resa conto dell’ inganno solo troppo tardi. Mi hanno nominata per difendere i loro interessi, ed ho portato i due medici inTribunale.
Non ho nessuna pena per Silvio, che ha approfittato della situazione per truffare Luca. Lui si difende dicendo che rilevando lo studio, non conosceva bene la situazione; dice che e’ stata tutta colpa di Gregorio, che ha falsificato la verita’”.

“ Capisco: così Gregorio e’ diventato il capro espiatorio…”.

“ Proprio cosi’: Silvio è divenuto unico proprietario dello studio ingannando Livio sulle sue condizioni di salute ma quello che rischia di pagarla cara e’ Gregorio, che non ha ricavato vantaggi dalla vicenda, ma per la legge e’ stato il falsificatore, il principale autore dell’ inganno!"

“Anche se non ha tratto vantaggi diretti?”.

“Gia’, pero’ era lui il medico curante! Era lui che teneva le fila degli accertamenti, che ha fatto la diagnosi, e poi che ha stilato il referto falso da consegnare a Luca. Non lo ha fatto per guadagno, Sache’, ma per evitare che Luca trascorressei suoi ultimi mesi nella disperazione. Solo che per la legge non lo doveva fare così! Il suo primo dovere era quello di informare il paziente, magari indorando un po’ la pillola ma senza mentirgli apertamente! Capisco che per i medici questi sembrino aspetti secondari, ma non e’ cosi’!”.

“ Ma tu rappresenti in denuncianti, non puoi fare in modo da alleggerire un po’ il caso?”
“ E come faccio? Ci sono norme molto esplicite, sentenze… C’e’ anche la violazione del contratto medico-paziente oltre alle violazioni deontologiche che rischiano di farlo radiare dall’ Ordine”.
“Radiare dall’ Ordine??? Ma così rischia di restare anche senza lavoro…”.

Intanto riflettevo: ricordavo la filosofia di Casimiri (il medico di famiglia di quasi tutta la borgata) sulle “bugie bianche”, le bugie che spesso il medico dice per rincuorare il paziente e per dargli elementi di speranza. Evidentemente anche Gregorio usava lo stesso sistema; pero’ il caso gli era sfuggito di mano, e queste buone intenzioni erano diventate un delitto perseguibile per legge.

“Ma Tigre’, non tutti i Giudici sono rigidi e irragionevoli; non c’e’ modo di salvare Gregorio facendogli capire che la colpa e’ tutta di quel farabutto di Silvio? E’ lui che ci ha lucrato sopra, e scommetto che Gregorio non sapeva nulla del contratto tra i due… “.
“ Mah, perfino la famiglia e’ dispiaciuta per Gregorio. Hanno capito le sue intenzioni, me lo hanno detto, ma non e’ piu’ possibile, ormai, fare finta di niente.
Insomma: un truffatore magari se la cavera’ invocando la buona fede, un poveretto onesto ma ingenuo ne ricevera’ conseguenze pesantissime. E io sono quella che ha messo in moto la cosa. Saro’ io, quella che ha accusato uno che ha sbagliato magari per affetto, con le migliori intenzioni.
Hai capito, Sache’, perche’ ti dicevo che il mio mestiere e’ il peggiore del mondo???”

Tigresecca beveva il suo caffè a testa bassa, senza guardarmi.
Forse si vergognava a farsi leggere negli occhi…


Daniele Zamperini – 2022 -
“Ricordando il Bar dello Zozzo”
Matite di Roberta Floreani

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