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Diabete ad elevato rischio cardiovascolare
Inserito il 03 settembre 2023 da admin. - metabolismo - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Secondo le linee guida dell’European Society of Cardiology nei pazienti diabetici ad elevato rischio cardiovascolare si dovrebbe prescrivere l’associazione tra un SGLT-2 inibitore e un GLP-1 agonista.


La Società Europea di Cardiologia (ESC) ha emanato le nuove linee guida sul trattamento del paziente diabetico ad elevato rischio cardiovascolare [1].
In questi casi le linee guida 2023 dell’American Diabetes Association [2] consigliano di associare alla metformina un SGLT-2 inibitore (cosiddette gliflozine: dapagliflozin, empagliflozin, canagliflozin) oppure un agonista del GLP-1 (cosiddette incretine: semaglutide, liraglutide, dulaglutide, lixesenatide, exenatide) e di passare a una loro associazione se non si raggiunge il target glicemico desiderato [2].
Secondo la ESC, invece, in questi pazienti, le due categorie di farmaci vanno usate all’inizio insieme contemporaneamente. E questo indipendentemente dai livelli basali della glicemia, dal target di emoglobina glicata e dalla terapia già instaurata.
Secondo la ESC le due classi di farmaci, hanno un’azione, almeno in parte additiva, nel produrre benefici cardiovascolari e che sono indipendenti dall’effetto ipoglicemizzante.
Inoltre le nuove linee guida consigliano si utilizzare un SGLT-2 inibitore, indipendentemente dai livelli di glicemia e degli altri farmaci usati nei pazienti con diabete e scompenso cardiaco e in quelli con nefropatia cronica. In quest’ultimo caso è consigliato usare anche il finerenone.
Nei pazienti senza scompenso cardiaco, nefropatia cronica o cardiopatia nota si consiglia di usare un calcolatore del rischio cardiovascolare denominato SCORE2-Diabetes Risk Estimator che calcola il rischio di eventi cardiovascolari a 10 anni. I parametri considerati sono l’età, il sesso, la pressione arteriosa sistolica, il fumo, la colesterolemia, l’età in cui è stato diagnosticato il diabete, i livelli di emoglobina glicata e la stima del filtrato glomerulare. In questo modo si potranno individuare i pazienti a maggior rischio che necessitano di un trattamento aggressivo. I pazienti con un rischio fino al 9% potranno essere trattati solo con metformina, quelli con un rischio maggiore con metformina associata a un SGLT-1 inibitore o un GLP-1 agonista o, se ad alto rischio, con la triplice associazione.
Può essere usata una app, denominata ESC CVD Risk Calculation, reperibile sia nei vari store.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Marx N et al. 2023 ESC Guidelines for management of cardiovascular disease in patients with diabetes: Developed by the task force on the management of cardiovascular disease in patients with diabetes of the European Society of Cardiology (ESC). European Heart Journal. 25 August 2023. https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehad192.

2. American Diabetes Association. Standard of Medical care in Diabetes – 2023. Diabetes Care. Volume 46, Issue Supplement_1. January 2023.

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