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Beta bloccanti riducono il rischio di fratture

Categoria : reumatologia
Data : 19 settembre 2004
Autore : admin

Intestazione :

Studi animali indicano che il propranololo incrementa la formazione ossea. Uno studio caso controllo sui dati del UK General Practice Research Database (GPRD), il database dei medici di famiglia del Regno Unito, indica che chi assume betabloccanti presenta un rischio di frattura ridotto del 20% rispetto ai controlli e la riduzione arriva al 30% se i betabloccanti sono associati ai tiazidici.



Testo :

Lo studio è stato effettuato su 30601 pazienti di età compresa tra 30 e 79 anni con una diagnosi di frattura effettuata tra il 1993 e il 1999 e 120819 controlli. Le fratture più frequenti sono risultate quelle a carico della mano e degli arti inferiori (n = 12 837 [42.0%]) e del piede (n = 4627 [15,1%]). In confronto ai soggetti che non avevano mai assunto betabloccanti o tiazidici l'OR per i pazienti che assumevano solo betabloccanti (3 prescrizioni) è risultato di 0,77 (95% [CI], 0,72-0,83); 0,80 (95% CI, 0,74-0,86) per chi assumeva solo tiazidici (3 prescrizioni), e 0,71 (95% CI, 0,64-0,79) per chi assumeva betabloccanti e tiazidici in combinazione. I dati sono stati controllati per una numerosa serie di fattori confondenti tra cui assunzione di calcioantagonisti, ACE inibitori, antipsicotici, antidepressivi, statine, antiepilettici, benzodiazepine , cosrticosteroidi ed estrogeni. L'effetto protettivo dei betabloccanti è risultato maggiore negli uomini.

fonte: JAMA. 2004;292:1326-1332

link: http://jama.ama-assn.org/cgi/content/abstract/292/11/1326



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