L'azitromicina in singola dose per os è efficace nel trattamento della sifilide iniziale.

In questo studio sono stati arruolati 328 soggetti affetti da sifilide latente (un titolo >= 1:8 al test rapid plasmin reagin), screenati da una popolazione a rischio elevato in Tanzania. I soggetti sono stati randomizzatia ricevere 2 grammi di azitromicina per os oppure 2,4 milioni di unità di penicillina G per via intramuscolare. L'end-point primario era la diminuzione di alemno due diluizioni del titolo 9 mesi dopo il trattamento e, nella sifilide primaria, la riepitelizzazione di ulcere entro 1-2 settimane.
Il 52,1% dei soggetti era anche positivo per HIV.
Non si notò alcuna differenza tra i due trattamenti tanto che gli autori concludono che l'azitromicina in singola dose per os potrebbe essere una terapia particolarmente utile nei apesi in via di sviluppo in cui l'uso della penicillina G per via intramuscolare potrebbe essere problematico.

Fonte: N Engl J Med 2005; 353:1236-1244

Commento di Renato Rossi
La sifilide è molto meno frequente di un tempo nei paesi occidentali, ma l'aumento della popolazione extracomunitaria anche in Italia potrebbe far riemergere una patologia quasi dimenticata.
La penicillina G è stata il trattamento di scelta della sifilide iniziale per decenni. E' arrivato il momento di passare all'azitromicina? La tentazione sarebbe forte perchè si tratta di una terapia di più facile somministrazione che by-passerebbe il problema della possibile allergia alle beta-lattamine. Purtroppo sono stati segnalati sia negli USA che in Irlanda ceppi di Treponema Pallido resistenti all'azitromicina mentre la penicillina si dimostra ancora un farmaco molto efficace pur dopo tanti anni d'uso. Probabilmente non è ancora arrivato il momento di cambiare le raccomandazioni delle linee guida.