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Le donne obese con incontinenza urinaria devono perdere peso

Categoria : urologia
Data : 22 settembre 2009
Autore : admin

Intestazione :

La perdita di peso riduce gli episodi di incontinenza urinaria nelle donne obese ed aumenta la loro soddisfazione.



Testo :

In questo studio sono state reclutate 338 donne sovrappeso ed obese (età media 53 anni; 19% di razza nera; BMI medio al baseline: 36). Le pazienti sono state randomizzate a sei mesi di programma intensivo per perdere peso oppure ad un programma educazionale. Inoltre le donne dovevano compilare un diario minzionale sia al baseline che al follow-up.
All'inizio le pazienti riportavano in media 10 episodi di incontinenza urinaria alla settimana. A sei mesi le donne randomizzate al programma intensivo avevano ottenuto una perdita di peso dell'8% rispetto all'1,6% del gruppo controllo. Gli episodi di incontinenza urinaria diminuirono rispettivamente del 47% e del 28% rispetto al baseline e del 58% vs 33% per quanto riguarda l'incontinenza da stress.
La soddisfazione delle pazienti per la loro incontinenza urinaria risultava essesre statisticamente maggiore nel gruppo randomizzato a programma intensivo.


Fonte:

Subak LL et al. Weight loss to treat urinary incontinence in overweight and obese women. N Engl J Med 2009 Jan 29; 360:481.


Commento di Renato Rossi

In una pillola precedente, dedicata all'incontinenza urinaria, scrivevamo che la perdita di peso potrebbe ridurre gli episodi di perdita involontaria di urina nelle donne obese [1]. Anche se ragionevole questo assunto non era mai stato provato in uno studio clinico randomizzato e controllato disegnato ad hoc.
Il trial qui recensito colma questa lacuna e suggerisce che la perdita di peso nelle donne obese con incontineza urinaria è effettivamente utile. Oltretutto la perdita di peso comporta anche altri benefici sulla salute, sia metabolici che cardiovascolari. E' noto, tuttavia, che perdere peso e soprattutto mantenere i risultati raggiunti è molto difficile nel lungo periodo per cui un supporto continuo da parte del medico e di altre figure professionali può essere di aiuto.


Referenze

1.http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4236



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