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Norovirus e colon irritabile

Categoria : gastroenterologia
Data : 06 gennaio 2013
Autore : admin

Intestazione :

Uno studio italiano dimostra che dopo una gastroenterite acuta da norovirus aumenta il rischio di comparsa della sintomatologia tipica del colon irritabile che può persistere fino a 12 mesi dopo l'episodio acuto.



Testo :

La sindrome del colon irritabile è caratterizzata da sintomi come il dolore addominale, la stipsi e/o la diarrea, in assenza di una chiara alterazione intestinale di tipo organico. Pur trattandosi di una patologia molto comune la causa non è ben conosciuta.

Sono state proposte varie teorie fisiopatologiche fra cui la possibile etiologia postinfettiva.
In effetti è noto da studi di tipo epidemiologico che sintomi tipici del colon irritabile possono comparire dopo un episodio di gastroenterterite infettiva batterica. Anche l'infezione intestinale da Giardia Lamblia è stata associata alla comparsa di colon irritabile.
Il meccanismo con cui l'infezione dell' intestino e del colon causa il colon irritabile non è ben conosciuto. Si può ipotizzare che si formino sostanze infiammatorie che a loro volta provocano alterazioni della motilità del colon e modificazioni a livello immunologico locale.

Il ruolo dei virus nello sviluppo del colon irritabile è meno chiaro. Tuttavia un recente studio italiano di coorte suggerisce che anche le gastroenteriti virali potrebbero essere associate ad un aumentato rischio di comparsa della sindrome [1]. Si tratta di uno studio che ha arruolato 348 pazienti che avevano avuto una gastroenterite da norovirus, paragonati con 198 soggetti che fungevano da controlli [1]. I partecipanti sono stati controllati a 3, 6 e 12 mesi.
Si è visto che il rischio di comparsa di una sindrome del colon irritabile di nuova diagnosi risultava molto più elevato fra coloro che aveva avuto l'infezione da norovirus (n = 40) rispetto ai controlli (n = 3).

I norovirus, conosciuti anche come virus di Norwalk, sono virus a RNA isolati circa 40 anni fa.
Essi causano di solito delle piccole epidemie in luoghi ben circoscritti come gli ospedali, le scuole, le navi o gli alberghi.
Si tratta di virus molto infettivi perchè possono trasmettersi direttamente da persona a persona. Tuttavia la trasmissione è possibile anche per via oro-fecale per esempio se gli scarichi fognari contaminano le falde acquifere o le colture di frutti di mare, oppure per contaminazione diretta del cibo da parte di addetti alla prepazione di alimenti.
Il periodo di incubazione è di circa 1-2 giorni. I sintomi sono rappresentati essenzialmente da nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e talora febbre non molto elevata. Generalmente l'infezione si risolve spontaneamente in pochi giorni e solo di rado provoca disidratazione che costituisce un pericolo soprattutto per i bambini piccoli e gli anziani.
Non vi è una terapia specifica.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Zanini B et al. Incidence of post-infectious irritable bowel syndrome and functional intestinal disorders following a water-borne viral gastroenteritis outbreak. Am J Gastroenterol 2012 Jun; 107:891.



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