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Consumo di alcool e rischio di cardiopatia ischemica in soggetti diabetici

Categoria : cardiovascolare
Data : 30 settembre 2000
Autore : admin

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Testo :

In molti studi epidemiologici è stata osservata una relazione inversa tra moderato consumo di alcool e cardiopatia ischemica. Sul numero di agosto di Circulation due studi hanno valutato se la stessa relazione esista anche nei soggetti diabetici.
1. Il primo (Alcohol consumption and risk of coronary heart disease by diabetes status - Circulation 2000 Aug 1;102(5):500-5) è uno studio prospettico di coorte che prende in esame 87938 medici (di cui 2790 diabetici) partecipanti al Physicians' Health Study. I soggetti, tutti maschi, all’inizio dello studio erano esenti da infarto miocardico, stroke, cancro, o malattie epatiche, e sono stati seguiti per una media di 5.5 anni per valutare la mortalità per cardiopatia ischemica. Nel follow-up di 480876 anni/persona sono state documentate 850 morti per cardiopatia ischemica, di cui 717 riguardavano maschi non diabetici e 133 maschi diabetici. Per i soggetti non diabetici, le stime del rischio relativo per coloro che riferivano un consumo di alcool rispettivamente raro/nullo, mensile, settimanale e giornaliero sono state 1.00, 1.02, 0.82 e 0.61 (P per il trend = < 0.0001), dopo aggiustamento per età, utilizzo di aspirina, fumo, attività fisica, indice di massa corporea e storia di angina, ipertensione e colesterolo elevato. Per i soggetti che all’inizio dello studio erano diabetici le stime del rischio relativo per i vari livelli di consumo di alcool sono state rispettivamente 1.00, 1.11, 0.67 e 0.42 (P per il trend = 0.0019). Conclusioni. Questi risultati suggeriscono che il consumo da lieve a moderato di alcool è associato a riduzioni di rischio di cardiopatia ischemica equivalenti in uomini diabetici e non diabetici.
2. Il secondo studio (Moderate alcohol consumption and risk of coronary heart disease among women with type 2 diabetes mellitus - Circulation 2000 Aug 1;102(5):494-9) valuta in modo prospettico l’associazione tra consumo moderato di alcool e rischio di cardiopatia in donne con diabete mellito di tipo 2, un gruppo ad alto rischio per malattie cardiovascolari. Sono state studiate donne partecipanti al Nurses' Health Study a cui era stato diagnosticato un diabete mellito all’rtà di 30 o più anni. Nel corso del follow-up di 39092 anni/persona dal 1980 al 1994 sono stati documentati in questa popolazione 295 eventi ischemici, di cui 194 casi di infarto miocardico non fatale e 101 casi di ischemia fatale. Rispetto alle donne diabetiche che non consumavano alcool, il rischio relativo, aggiustato per l’età, per infarto non fatale o fatale nelle donne diabetiche che riferivano un consumo abituale giornaliero di alcool da 0.1 a 4.9 g (< 0.5 drinks) era 0.74 (IC 95% = 0.56 – 0.98), mentre fra quelle che consumavano solitamente >/= 5 g/die era 0.48 (IC 95% = 0.32 – 0.72) (P per il trend <0.0001). L’associazione inversa tra consumo di alcool e rischio di cardiopatia ischemica è rimasta significativa nell’analisi multivariata aggiustando per svariati altri fattori di rischio coronarico. Conclusioni. Sebbene si debbano tenere in considerazione i rischi potenziali del consumo di alcool, questi dati suggeriscono che il consumo moderato di alcool è associato con un diminuito rischio di cardiopatia ischemica nelle donne diabetiche, e non dovrebbe essere routinariamente scoraggiato.
Circulation, agosto 2000



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