vai alla home introduttiva di Pillole.org
 
  Articoli 
   
 
Iscritti
Utenti: 2315
Ultimo iscritto: longhi
Iscritti | ISCRIVITI
 
Sopravvivenza e mortalità: come interpretare correttamente i dati degli studi
Inserito il 17 dicembre 2007 alle 01:30:47 da admin. Stampa Articolo | Stampa Articolo in pdf
pag 4
Anticipazione diagnostica

Negli studi di screening che valutano la sopravvivenza sulla popolazione malata potrebbe entrare in gioco un altro bias, quello della anticipazione diagnostica (lead time bias).
Per capire di cosa si tratti prendiamo due gruppi di 10 pazienti sottoposti a screening oppure no per cancro del polmone attraverso una nuova tecnica.
Immaginiamo che il follow-up dello studio sia di 15 anni.
Supponiamo poi che in ognuno dei due gruppi all’inizio dello studio ci sia un paziente di 45 anni che abbia un cancro polmonare iniziato da 5 anni, quindi all'età di 40 anni, e che questo tumore non sia evidenziabile attraverso le usuali tecniche di indagine.
In definitiva quindi avremmo per ciascun gruppo 10 pazienti di cui 9 sani ed uno con cancro polmonare “ clinicamente invisibile” iniziato da 5 anni.
Immaginiamo quindi che attraverso lo screening (che permette diagnosi anticipate di tumore), nel paziente appartenente al gruppo screenato la neoplasia venga scoperta dopo un anno dall'inizio dello studio, quando il soggetto quindi abbia 46 anni.
Supponiamo poi che i paziente venga trattato ma muoia a 52 anni, quindi 6 anni dopo la diagnosi.
Supponiamo inoltre che nel secondo paziente malato di cancro ma non sottoposto a screening il tumore venga scoperto più tardivamente a 50 anni, vale a dire dopo 5 anni dall' inizio dello studio. Supponiamo che anche in questo caso il paziente muoia a 52 anni, vale a dire due anni dopo la diagnosi.

Se si misura la sopravvivenza dopo la diagnosi nel primo caso risulterà pari a 6 anni e nel secondo risulterà pari a 2.

Si potrebbe allora concludere che lo screening comporti un aumento netto di la sopravvivenza pari a 4 anni?

Ovviamente no: in realtà la mortalità per cancro polmonare, alla fine del periodo di follow-up considerato dallo studio , sarà comunque uguale nei due gruppi e corrisponderà al 10% della casistica (muore di cancro del polmone 1 paziente sui 10 allocati ad ogni gruppo).
Quindi lo screening ha scoperto prima il tumore, ma questo non si è tradotto in una riduzione della mortalità totale.
La figura 1 riassume questi concetti.


 
<< pag 3 pag 5 >>
 
© Pillole.org 2004-2024 | Disclaimer | Reg. T. Roma n. 2/06 del 25/01/06 | Dir. resp. D. Zamperini
A  A  A  | Contatti | Realizzato con ASP-Nuke 2.0.7 | Versione stampabile Versione stampabile | Informa un amico | prendi i feed e podcasting di Pillole.org
ore 13:18 | 933936 accessi| utenti in linea: 53145