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Appello contro la psichiatrizzazione degli alunni |
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la controreplica
A nome del Comitato dei Cittadini per i Diritti dell’Uomo e in quanto medico, ritengo doveroso fare alcune fondamentali precisazioni. La scienza e si comprende anche la scienza medica, non procede per affermazioni altisonanti o per dichiarazioni di personaggi “illustri”. Chi produce un’affermazione dovrebbe essere in grado di dimostrarla. Una prima annotazione: vi siete mai chiesti perché ci sia così tanto bisogno di affermare che la depressione è veramente una malattia? Perché non c’è una campagna di marketing identica sulla varicella o sulla malaria? Semplice, perché di queste ne abbiamo le prove scientifiche (anatomia patologica ed esami strumentali) e della prima no. In campo scientifico servono prove inconfutabili, non dichiarazioni autorevoli; o si preferirebbe forse un atteggiamento succube / fideistico? Mentre Galileo si rivolta nella tomba, i redattori della risposta al nostro comunicato stampa paiono ignorare (volutamente o per mancanza di conoscenza) che le diagnosi in ambito psichiatrico non si fondano su criteri oggettivi (come invece accade in medicina – esami ematochimici, radiologici, anatomia patologica, ecc.), quanto unicamente su criteri soggettivi, sui quali gruppi di psichiatri si sono accordati. Siamo ormai giunti, di fatto, alla creazione di “nuove patologie psichiatriche”, per alzata di mano; procedura adottata proprio dai membri della American Psychiatric Association nella formulazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. E’ come se un gruppo di medici o di altri cittadini si riunisse e decidesse a maggioranza se il colera o l’ulcera gastrica siano o meno malattie. Anche le griglie per i criteri diagnostici vengono stabilite a tavolino. Perciò è sufficiente allargare la griglia e si può giungere a diagnosticare come depressi o schizofrenici percentuali variabili di fasce della popolazione, teoricamente raggiungendo anche il 100%. Quanti vitelli grassi ho nel recinto? Risposta: tutti quelli che non riescono a passare tra le sbarre. Basta decidere di stringere le sbarre e potremmo avere moltissimi vitelli grassi, pronti al macello. Questi sono principi di una tale ovvietà che risulta veramente difficile metterli in discussione, persino partendo dal presupposto che chi li contesta ignori completamente la notevolissima letteratura in merito, dai testi del Prof. Thomas Szasz in poi. Nell’esempio precedente ho volutamente utilizzato i vitelli, per giungere al macello. Seguendo infatti questa procedura si possono diagnosticare come depressi o affetti da ADHD o da qualsiasi altra “nuova” patologia approvata per voto, percentuali enormi di bambini. Ciò è già stato attuato negli USA, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Sono diminuiti i problemi dei bambini e degli adolescenti? Il rendimento scolastico è forse aumentato? La violenza nelle scuole è calata? Si sono ridotti i suicidi? La risposta è NO, per tutte queste domande; anzi i problemi sono aumentati, il rendimento scolastico è in calo, la violenza è salita vertiginosamente, i suicidi sono aumentati di 3 o 4 volte a seconda del periodo preso in esame (e parliamo di meno di dieci anni). Continuare a proclamare cifre iperboliche di bambini ed adolescenti relativamente a patologie psichiatriche è un esercizio assai pericoloso. Se anche in Italia in futuro vi saranno vittime tra i bambini e gli adolescenti, direttamente causate dall’indiscriminato utilizzo di diagnosi psichiatriche e conseguente prescrizione farmacologica, sapremo a chi chiederne conto.
testo tratto da una lettera del Dr. Roberto Cestari Presidente CCDU - onlus
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