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Il documento programmatico della sicurezza |
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che fare ?
Il Medico dovrebbe obbligatoriamente dotarsi di efficaci sistemi di sicurezza (personal firewall, antivirus aggiornati, strumenti di crittografia, lettori biometrici per la lettura delle impronte digitali, nel caso di archivi actacei armadi blindati o similari!) per l'accesso protetto ai dati presenti sul suo personal computer o ai documenti dell'archivio cartaceo. Una volta redatto il Documento Programmatico sulla Sicurezza, il Medico deve individuare tutte le persone che hanno accesso ai dati ed a ciascuna deve dire esattamente come si deve comportare. Inoltre, deve predisporre le informative da dare a tutti coloro che gli affidano dati in cui spiega le metodiche usate nei trattamenti; tutto questo per poter completare adeguatamente il lavoro di autocertificazione. Il DPS non deve essere spedito ma conservato. Questo provvedimento č del tutto estraneo alla realtą. Ha una visione del lavoro dei medici all'americana, con grandi strutture zeppe di tecnici ed impiegati che si ocupano di sicurezza, aggiornamenti, inserimento dei dati, etc. etc. Una visione lontanissima dalla nostra realtą nazionale in cui il medico spesso č solo, senza alcun aiuto sia informatico che come assistenza di studio. Per un misero compenso il povero medico dovrebbe porre in essere complesse e costose misure e procedure di protezione, assolutamente spropositate ed inapplicabili nella realtą. Dunque sarą l'ennesimo, inutile adempimento che rimarrą nella maggior parte dei casi meramente sulla carta. Le solite grida manzoniane... nihil novum sub sole!
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