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Screening per la celiachia |
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I protagonisti
I dottori Pensa, Ebiemme e Sonda sono tre medici di famiglia, i primi due hanno più di 50 anni, il terzo 35; condividono lo stesso studio medico (per risparmiare sulle spese) ma sono acerrimi “nemici” nella professione perche’ hanno un approccio diametralmente opposto nella metodologia. I dottor Pensa e’ un cultore dell’anamnesi e dell’esame obiettivo, ha fatto sua la massima di Cesare Frugoni il quale affermava: “Siamo abbastanza moderni per riconoscere l’aiuto dato dagli esami diagnostici e troppo moderni per sopravvalutarlo”. Il dottor Ebiemme non fa un passo se questo non e’ contemplato nelle linee guida e/o certificato dall’ EBM, la flessibilita’ diagnostica e terapeutica sono, nel suo pensiero, un retaggio dei medici “ipse dixit”. Il dottor Sonda, con dieci anni di professione, ha come feticcio gli esami strumentali e di laboratorio, senza di essi si sente perduto, anamnesi ed esame obiettivo sono quasi degli inutili “preliminari”, il “sodo” e’ quello che conta. L’esperienza accumulata negli anni, invece di stemperare questi punti di vista opposti, li ha portati a diventare ancora piu’ “estremisti” per cui il dottor Pensa fa diagnosi di Morbo di Hodgkin in un caso di prurito al naso e il dottor Sonda, dal canto suo, continua a scoprire, con le sue indagini strumentali, “incidentalomi” che mai si sarebbero manifestati clinicamente, ma che egli sfoggia come fiore all’occhiello della sua abilita’ diagnostica; il dottor Ebiemme ha i cassetti della scrivania pieni di algoritmi e istogrammi che consulta continuamente e che, per lui, sono il Verbo. Ogni primo venerdi’ del mese, i medici organizzano una riunione nel loro studio e, in quella sede, espongono i casi clinici piu’ interessanti, accapigliandosi sulle loro opposte metodologie diagnostiche; non c’e’ molto dialogo, in fondo, ma soprattutto voglia di rimarcare le carenze degli opposti approcci metodologici. Di contorno assiste anche la giovane ventenne tirocinante: dottoressa Saputella, specializzanda in Medicina Interna, la quale si diverte ad assistere alla “singolar tenzone” tra i colleghi piu’ grandi, i quali, da parte loro, la trattano con una certa sufficienza, ripagati con la stessa moneta da quest’ultima.
SCREENING SULLA CELIACHIA
Venerdì sera, solita riunione nello studio, i colleghi si “affrontano” su un argomento molto “di moda”: il morbo celiaco. Ai giorni nostri se non sei celiaco o perlomeno intollerante a qualche alimento non sei nessuno, da qui il punto di partenza per parlare dello screening sulla popolazione.
Dr. Sonda Carissimi, questa ve la voglio proprio raccontare. Si tratta di una paziente giovane, in stato di buona salute almeno all'apparenza, di 36 anni, che mi chiede di fare degli esami di routine. Tra questi chiedo anche un emocromo e una ferritina. L'emoglobina è normale (12,9 g/dl) mentre la ferritina è bassa (12 ng/ml).
Dr. Pensa Sempre così! Ma perchè accidenti hai chiesto le ferritina se l'emoglobina era normale? Io proprio non capisco.
Dr. Sonda Non raccolgo la tua provocazione e vado avanti. Richiedo allora i test per la celiachia che risultano tutti positivi. Faccio fare una biopsia duodenale che conferma la presenza di atrofia e quindi la diagnosi.
Dr.ssa Saputella Come sei arrivato alla diagnosi di celiachia? Io probabilmente non ci avrei pensato.
Dr. Sonda Mi sembrava di aver letto che una delle cause di sideropenia è proprio la celiachia quindi ho chiesto i test senza pensarci troppo. Ammetto però che la probabilità di trovare una celiachia in una donna con mestruazioni e ipoferritinemia è bassa. La paziente ha un figlio di 18 anni, un ragazzone grande e grosso che gioca a rugby e che sta benissimo...
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