"UOMINI DI POCA FEDE !" tuona il tronfio clinico e prosegue ad alta voce "Il tracciato e' invariato rispetto al precedente tranne la morfologia dell'onda P il cui voltaggio e' raddoppiato e quindi…" "E quindi…” si accoda la dottoressa Saputella senza aggiungere altro " E quindi è una sospetta trombo-embolia polmonare ! ". Un gran silenzio piomba in sala "Gli esami hanno poi confermato la diagnosi. Il paziente e' tuttora ricoverato in ospedale. Ricordatevi che una DISPNEA che non ha caratteristiche riconducibili a patologie ovvie perché le risultanze dei "pezzi" anamnestici e dell'esame obiettivo NON si incastrano, deve sempre far pensare ad un' embolia polmonare, specie se accompagnata da tachicardia e dolore toracico. In questo caso, poi, ho ritenuto meno probabile uno scompenso ventricolare sinistro perchè non c'erano ortopnea nè giugulari turgide o altri segni di ritenzione idrica. Poi la comparsa della P polmonare all'ECG ha indirizzato verso la diagnosi ".
I colleghi sono ammutoliti e rimangono senza parole per un bel po’, poi, come al solito, ma stavolta con qualche convinzione in più, si esibiscono in un lungo applauso e corrono a vedere il secondo tempo della partita di calcio.