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Terapia con testosterone e rischio cardiovascolare |
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Inserito il 05 ottobre 2014 alle 06:28:00 da admin. IT - andrologia
Le prescrizioni di testosterone ad uomini anziani negli USA è aumentata di circa tre volte negli ultimi dieci anni. Questo trend è stato spinto da un marketing diretto al consumatore, dalla rapida espansione di cliniche specializzate nei bassi livelli di testosterone, dallo sviluppo di nuovi farmaci e di nuove tecnologie di erogazione, quali i gel dermici e, ancora, dalla maggiore consapevolezza diagnostica dell’ipogonadismo primario e secondario. Ricerche sugli effetti della terapia con testosterone sugli esiti cardiovascolari hanno dato risultati contrastanti. I trials clinici che hanno esaminato la terapia con testosterone avevano un potere insufficiente per fornire un’evidenza definitiva circa gli eventi avversi, in particolare circa gli esiti cardiovascolari. Due metanalisi di trials clinici randomizzati condotte nel 2004 ed una che ha valutato sia trial clinici randomizzati sia trials non randomizzati nel 2008 non hanno mostrato effetti significativi sugli eventi cardiovascolari. Invece, un trials clinico randomizzato condotto nel 2009 è stato interrotto precocemente perché ha destato preoccupazione per una maggiore incidenza di eventi cardiovascolari nel braccio trattato con testosterone. Inoltre, una metanalisi di trials clinci randomizzati condotta nel 2012 ha riportato che la terapia con testosterone era associata ad un aumento del rischio di eventi cardiovascolari. Recentemente, uno studio retrospettivo di coorte su beneficiari del sistema sanitario Veterans Affairs (VA) ha riportato che uomini in terapia con testosterone avevano un rischio maggiore di infarto miocardico, di stroke e di mortalità totale.
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