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Metformina e cancro prostatico |
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Inserito il 27 ottobre 2013 alle 06:18:00 da admin. IT - scienza
La metformina (1,1-dimetilbiguanide idrocloride) è un insulino-sensibilizzatore che appartiene alla famiglia degli ipoglicemizzanti orali biguanidi. Vi è un’emergente evidenza che collega l’uso della metformina alla riduzione del rischio di cancro e al miglioramento degli esiti correlati al cancro. La metformina può influenzare le cellule cancerose indirettamente, riducendo i livelli di insulina, o direttamente, influenzando la proliferazione delle cellule cancerose e l’apoptosi. La metformina è un potente attivatore della proteinchinasi adenosina monofosfato– ativata (AMPK). Una volata attivata, la AMPK inattiva gli enzimi coinvolti nel consumo dell’adenosina trifosfato come la sintesi degli acidi grassi e delle proteine. Inoltre, l’attivazione dell’AMPK inibisce, nei mammiferi, il bersaglio del percorso complesso della rapamicina e la fosoforilazione S6K1 implicata nella carcinogenesi. La metformina può essere anche associata alla morte cellulare autofagica. Studi precedenti che hanno esaminato l’impatto della esposizione alla metformina sul rischio di CP hanno dato risultati inconsistenti. Poiché si ritiene che la metformina non influenzi a trasformazione dal cellule benigne a cellule maligne, ma piuttosto moduli l’energia cellulare, la metformina potrebbe avere un maggior impatto sulla sopravvivenza da cancro piuttosto che sull’incidenza di cancro. Poiché il CP è una malattia a lenta progressione, l’esposizione a farmaci dopo la diagnosi può avere un impatto sulla progressione di malattia e sulla sopravvivenza e, pertanto, potrebbe essere ideale per strategie di prevenzione secondaria.
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