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Asma, allergia, servizio militare
Inserito il 30 luglio 2000 da admin. - pneumologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  



Come notato da tutti i Sanitari si e’ osservato in questi ultimi anni un enorme incremento delle patologie respiratorie su base allergica o comunque broncospastica.
In letteratura viene riportata una incidenza della rinite allergica, ad esempio, che va dal 10 al 20% della popolazione globale con tendenza ad un aumento negli ultimi decenni. Tale patologia viene ad assumere una notevole importanza in campo militare per quanto riguarda il Servizio Militare da prestare da parte di questi soggetti. Un nuovo "elenco delle imperfezioni e infermita’ causa di non idoneita’ al Servizio Militare" (D.M. 26 Marzo 99-Gazzetta Ufficiale n. 86 del 14/04/99) include tali patologie, in particolare asma e le allergie, incompatibili col Servizio Militare. Infatti l’art. 5 recita che "l’asma bronchiale allergica e le altre gravi allergie, anche in fase asintomatica, accertate con gli appropriati esami specialistico-strumentali, trascorso ove occorra il periodo di inabilita’ temporanea. Le gravi intolleranze idiosincrasiche a farmaci o alimenti anche in fase asintomatica, accertate con gli appropriati esami specialistico-strumentali, trascorso ove occorra il periodo di inabilita’ temporanea" costituiscono causa di inabilita’ al Servizio Militare.
Ne sono state poi pubblicate le direttive tecniche attuative di tale legge (Gazzetta Ufficiale n. 128 del 3/06/99) ove vengono specificate le procedure da seguire per individuare i soggetti allergici ed asmatici da considerare inabili al Servizio Militare. Vengono specificate una serie di indagini specialistico-strumentali tra cui la determinazioni delle IGE specifiche con metodica RAST o immunoenzimatica e, soprattutto, mediante il test di provocazione bronchiale con metacolina. In base a questi test vengono considerati incompatibili con il Servizio Militare tutti i soggetti allergici che manifestano una reattivita' bronchiale alla metacolina con PD 20 FEVI minore di 800 mcgr di metacolina. Tale metodica offre una maggiore tutela ai soggetti asmatici in quanto estende la non idoneita’ anche ai soggetti che abbiano una reattivita' bronchiale di grado moderato evitando quindi la possibilita’ di episodi e manifestazioni asmatiche nei giovani chiamati a compiere il Servizio Militare di leva. Sono anche esonerati dal Servizio Militare in quanto rientrante nell’art. 5 "i soggetti allergici stagionali riscontrati negativi alle prove di funzionalita’ respiratoria e a test di provocazione bronchiale con metacolina che risultino positivi allo stesso test durante la stagione di pollinosi". Questa disposizione supera il problema dei soggetti che presentavano periodiche riacutizzazioni non sempre strumentalmente rilevabili. Queste specificazioni di legge tutelano da una parte l’individuo e dall’altra lo Stato e dall’altra il medico militare consentendo di attuare dei criteri precisi e univoci che liberano dalla responsabilita’ e permettono di diagnosticare correntemente in un settore dove la simulazione e la dissimulazione possono essere facilmente attuate.
Daniele Zamperini. Fonte: Antiasma n. 10 Febbraio 2000


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