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La fibrosi epatica puo’ essere diagnosticata attraverso markers biochimici |
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Inserito il 26 dicembre 2001 da admin. - epatologia - segnala a:
E’ regola quasi generale che, il paziente affetto da epatite correlata a virus C, venga sottoposto a biopsia epatica preliminarmente all’inizio di eventuali terapie. Alcuni autori hanno voluto studiare la possibilita’ di sostituire la biopsia con una combinazione di markers plasmatici, meno invasivi e di piu’ facile effettuazione. I markers plasmatici presi in considerazione sono stati l’alfa 2 macroglobulina, l’alfa 2 globulina, le gammaglobuline, la polipo proteina A1, le gamma GT, la bilirubina totale. Hanno esaminato 205 casi gia’ sottoposti recentemente a prelievo bioptico ed e’ stato studiato un punteggio relativo dei markers che ha dimostrato un’elevata correlazione al grado di fibrosi epatica, sia in termine di valore predittivo negativo, pari al 100%, sia in termine positivo, superiore al 90%. Gli autori concludono quindi che una valutazione attenta del quadro ematochimico del paziente affetto da epatite C puo’ facilitare un corretto inquadramento clinico-diagnostico nonche’ una terapia adeguata, evitando o riducendo significativamente il numero di biopsie epatiche necessarie. (Lancet 2001; 357:1069-75)
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