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Terapia antiipertensiva e rischio di stroke ischemico
Inserito il 26 gennaio 2001 da admin. - cardiovascolare - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  



L’efficacia relativa dei vari farmaci antiipertensivi nei confronti dell’incidenza di ictus è incerta. Questo lavoro si propone di stabilire l’associazione tra primo ictus ischemico e uso di farmaci antiipertensivi.
Il lavoro consiste in uno studio di popolazione di tipo caso-controllo. Sono stati inclusi nello studio 380 pazienti ipertesi di età fra i 30 e i 79 anni in trattamento farmacologico, esenti da malattie cardiovascolari, che tra il 1° luglio 1989 e il 31 dicembre 1996 avevano subito un primo episodio di ictus ischemico, (21 fatali e 359 non fatali). Come controllo sono stati arruolati 2790 pazienti ipertesi senza storia di ictus. Sono state raccolte le informazioni sui fattori di rischio per ictus e sulla terapia antiipertensiva che i pazienti assumevano. L’associazione tra ictus ischemico e farmaci antiipertensivi è stata valutata separatamente per i soggetti con e senza malattie cardiovascolari.
Risultati. Fra i pazienti che utilizzavano un singolo farmaco e non avevano un’anamnesi positiva per patologie cardiovascolari il rischio aggiustato di ictus ischemico era più alto per quelli che prendevano un beta-bloccante (indice di rischio 2.03), un calcio-antagonista (2.30), o un ACE-inibitore (2.79), rispetto a quelli che prendevano solo un diuretico tiazidico. Fra i pazienti utilizzatori di un singolo farmaco con storia di patologia cardiovascolare gli indici di rischio erano rispettivamente 1.22, 1.18 e 1.45 in quelli che prendevano un beta-bloccante, un calcio-antagonista o un ACE-inibitore, rispetto a quelli che prendevano un diuretico tiazidico. L’uso di beta-bloccanti, calcio-antagonisti o ACE-inibitori in combinazione con un diuretico tiazidico non si associava in modo significativo ad aumento del rischio di ictus ischemico rispetto a coloro che assumevano un diuretico tiazidico in monoterapia. L’uso contemporaneo di 2 antiipertensivi qualsiasi con esclusione del diuretico tiazidico si associava ad un aumento di 2.48 volte del rischio di ictus ischemico, rispetto all’utilizzo del solo diuretico tiazidico.
Conclusioni. In questo studio su pazienti ipertesi in trattamento farmacologico, i regimi di farmaci antiipertensivi che non comprendevano un diuretico tiazidico erano associati ad un aumentato rischio di ictus ischemico, in confronto ai regimi che includevano un diuretico tiazidico. Questi risultati supportano l’uso dei diuretici tiazidici come farmaci antiipertensivi di prima scelta.
A. Schipani: fonte:Archives of Internal Medicine, 8 gennaio 2001


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