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Forse l' eroina puo' tornare ad essere un farmaco |
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Inserito il 27 aprile 2001 da admin. - scienze_varie - segnala a:
L’eroina e’ nata circa un secolo fa’ nei laboratori dell’industria farmaceutica tedesca "Bayer" dalla "acetilazione" della morfina. Il farmaco cosi’ ottenuto si era dimostrato in un primo tempo molto efficace contro i dolori, contro la tosse e la nausea, senza avere gli effetti collaterali della morfina. Allorche’ ci si rese conto, solo in seguito, della potenzialita’ di assuefazione, la sostanza venne eliminata dal novero dei farmaci e introdotta invece tra quelle delle droghe d’abuso. La sua capacita’ pero’ di lenire efficacemente i dolori senza grossi effetti collaterali e’ stata recentemente rivalutata da uno studio inglese che ha proposto un trattamento per via endonasale con eroina nei bambini affetti da dolori acuti. Il problema della terapia antalgica nei bambini e' infatti molto sentito dagli operatori del settore: non tutti i farmaci idonei sono somministrabili in eta’ pediatrica; la forma farmaceutica ha notevole importanza perche’ molti bambini non sanno inghiottire le compresse e necessitano di soluzioni sciroppose; le iniezioni intramuscolari e le endovenose sono male accette e le somministrazioni per vie rettali non danno garanzia di uniformita’ di assorbimento. Per questo motivo un gruppo di ricercatori inglesi ha provato nei bambini la somministrazione diamorfina (nome scientifico forse "mimetizzante" rispetto alla piu’ conosciuta eroina) che dimostrava alcune premesse molto promettenti: un’alta solubilita’ in acqua con conseguente facilita’ alla somministrazione per via aerosolica o per spray nasale; un facile assorbimento attraverso gli epiteli nasali; la rapidita’ e la potenza d’azione. Gli sperimentatori hanno provato il loro trattamento su oltre 400 bambini di eta’ compresa tra i 3 e i 16 anni ricoverati in Pronto Soccorso di alcuni Ospedali del Regno Unito, in seguito a fratture di gambe o di braccia. Veniva poi misurato il livello di dolore con una scala apposita e si valutava il gradimento da parte dei bambini e da parte dei genitori. Paragonando i giovani trattati con diamorfina nasale rispetto a quelli trattati con morfina per via intramuscolare, i ricercatori hanno riscontrato che lo spray nasale risolveva il dolore in modo piu’ immediato rispetto alla morfina intramuscolare, ed era piu’ accettato dai bambini, che non lamentavano fastidi a differenza di quelli trattati con iniezioni di morfina. Non sono stati riscontrati effetti collaterali di rilievo eccettuata una irritazione delle mucose nasali in alcuni bambini, di nessuna rilevanza sul piano clinico. Non e’ stata verificata la questione della possibile assuefazione in quanto la somministrazione in tali soggetti e’ stata del tutto occasionale e limitata al periodo di dolore acuto e in dosi molto basse, pari a 0,1 mg. per chilo, diluiti in 0,01 ml. di solvente. Gli autori ritengono percio’ che questo trattamento possa rappresentare un passo avanti significativo nell’analgesia pediatrica, e che potrebbe essere usato sia per i dolori da frattura ma anche per quelli da ustioni o da altri traumi. Potrebbe quindi diventare un trattamento di uso quotidiano anche nel dolore post-operatorio. Occorrera’ pero’ valutare l’efficacia e la tolleranza del trattamento nelle terapie che richiedono un’azione analgesica piu’ protratta.
D. Z.: B.M.J. 2001;322:261-265
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