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Effetti respiratori della cannabis nei giovani adulti |
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Inserito il 27 aprile 2001 da admin. - pneumologia - segnala a:
Poiche’ un numero rilevante di fumatori di cannabis e’ contemporaneamente fumatore di tabacco, si e’ voluto studiare le ripercussioni del fumo delle due sostanze sull’apparato respiratorio per verificare se si abbia una sommatoria di effetti negativi. E’ stata condotta un’indagine anamnestico-funzionale su oltre mille giovani neozelandesi esaminati al compimento del ventunesimo anno. I giovani sono stati suddivisi in: dipendenti da cannabis (criteri del DSM IIIR) che costituivano il 9,7% del gruppo; fumatori di solo tabacco (28,1%), e fumatori misti. La sintomatologia dei dipendenti da cannabis e’ caratterizzata da respiro affannoso, dispnea da esercizio fisico, risvegli notturni con senso di costrizione toracica, tosse mattutina con escreato; i fumatori di sola marijuana presentavano grosso modo una sintomatologia analoga a quella dei leggeri fumatori di tabacco con meno di dieci sigarette al giorno. Nel caso di dipendenti da cannabis che fumassero anche sigarette, l’aggravamento della sintomatologia e’ stato, complessivamente, del 60-70% circa. Considerando i dati della funzionalita’ respiratoria si e’ riscontrato che il 36% dei dipendenti da cannabis evidenziava una diminuzione funzionale, contro il 20% dei non fumatori. Lo studio avrebbe evidenziato soprattutto la precocita’ di comparsa dei sintomi respiratori da fumo cronico di cannabis, in quanto si tali sintomi si evidenziavano gia’ in soggetti che avevano iniziato da poco tempo. Biopsie bronchiali anche di soggetti consumatori di cannabis asintomatici, hanno dimostrato una infiammazione delle vie respiratorie analoga a quella che si riscontra nei fumatori di 20-30 sigarette al giorno. Tutto cio’ si riferisce essenzialmente ai soggetti fumatori crnici o dipendenti da cannabis, mentre la situazione appare diversa nei fumatori saltuari a scopo ricreativo: per questi ultimi gli effetti respiratori sembrano essere effettivamente minori e si riducono, in concomitanza con la frequente cessazione dell’ uso della cannabis dopo i 30 anni; per i dipendenti da cannabis invece e' probabile che la dipendenza prosegua anche nell’eta’ matura, con progressivo peggioramento del quadro. Verrebbe quindi a essere completamente ribaltato il concetto che le conseguenze dannose sull’apparato respiratorio dei fumatori di cannabis sono inferiori a quelle del tabacco, riscontrandosi invece una situazione del tutto opposta.
D.Z. da: Carlo Vetere "Il Nuovo Medico d’Italia" gen 2001 - pag. 7
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