Attualmente la vaccinazione antinfluenzale e' raccomandata in modo particolare, insieme a quella pneumococcica, nei soggetti anziani (di eta' superiore ai 65 anni) o in quelli che, in eta' giovanile risultino immunocompromessi. Poco e' stato indagato invece sull'efficacia della vaccinazione antinfluenzale in eta' pediatrica. In effetti non e' ancora noto se l'immunizzazione dell'influenza effettuata nei bambini in eta' scolare possa effettivamente ridurre l'incidenza della malattia e ridurre il contagio e la diffusione del virus influenzale nell'ambiente domestico tra i propri famigliari. Negli Stati Uniti percio' e' stato indagato un gruppo di bambini randomizzati per una terapia immunizzante con vaccino antinfluenzale e i loro famigliari, per un periodo della durata di due anni. Il gruppo di bambini vaccinati e i loro famigliari evidenziavano rispetto ai controlli una riduzione significativa (42%) nell'incidenza di episodi febbrili respiratori. La percentuale di riduzione di queste malattie aumentava nella fascia di eta' compresa tra i 5 e i 17 anni, raggiungendo valori superiori al 75%. Cio' comportava ovviamente minori assenze nell'ambito scolastico, una diminuzione di visite mediche, di prescrizioni farmaceutiche e un risparmio complessivo per il Sistema Sanitario. Viene quindi dimostrata la validita' della vaccinazione antinfluenzale anche in eta' giovanile con un incremento dei benefici per quanto riguarda i contagi nella comunita'. (D.Z. Fonte: Jama 2000;284:1677-82)