E' ben noto come gli alcolici siano stati alternativamente esaltati o demonizzati. L'abuso di alcolici e' ritenuto in molti Paesi un flagello sanitario ed era considerato fino a pochi decenni fa come la causa principale delle cirrosi epatiche e delle malattie epatiche in genere. L'alcool inoltre favorisce le morti accidentali ed i suicidi. Non e' stato pero' studiato se i vari tipi di alcolici si differenzino tra loro nel portare sia i benefici che i rischi riferiti. Sono stati percio' studiati circa 25 mila pazienti tra uomini e donne, di eta' compresa tra i 20 e i 98 anni indagando nelle abitudini alimentari e seguendone il follow-up. Nel corso dell'osservazione sono deceduti circa 5000 soggetti; l'analisi dei dati ha evidenziato come i moderati bevitori di bevande alcoliche: birra, liquori, super alcolici in genere (escluso il vino) presentavano un rischio relativo di morte pari a 0,90 rispetto ai non bevitori. L'assunzione di modiche quantita' di vino riduceva questo tasso di rischio a valori ancora inferiori pari allo 0,66. A questa diminuzione di rischio corrispondeva una parallela diminuzione dei casi di coronaropatia e di malattie neoplastiche. Gli autori concludono percio' che l'assunzione di modeste quantita' di vino comporta una riduzione del rischio generico di morte nonche' del rischio specifico di malattie cardiovascolari o neoplastiche. D.Z. Fonte: Ann Intern Med. 2000;133:411-9