Inserito il 27 settembre 2001 da admin. - epatologia - segnala a:
E' frequentemente coesistente, tra i pazienti HIV positivi, anche un'infezione da virus dell'Epatite C. E’ probabile che tale coesistenza sia legata alle modalita' sovrapponibili di trasmissione virale, come e’ ben noto. Non e' noto tuttavia il significato clinico di questa coesistenza ne’ il loro peso sulla mortalita' e morbilita' dei pazienti. E' stato percio' effettuato uno studio multicentrico sull'infezione da HIV mirato a verificare il ruolo clinico della coinfezione da HCV. Sono stati esaminati oltre 3000 pazienti HIV positivi, il 37% dei quali presentava infezione da HCV. Si trattava per la maggior parte dei casi (87%) di tossicodipendenti.. L'infezione da Epatite C e' risultata un fattore positivo indipendente per l'aumento di rischio di progressione ad AIDS conclamato; non ha rivelato invece nessun effetto sulla probabilità di risposta alla terapia antiretrovirale. E' stato riscontrato che il livello finale di linfociti CD4 era piu' basso nei casi che presentavano coesistenza di entrambi i virus. In conclusione gli autori sostengono come sia da considerare necessario un trattamento precoce e intenso dell'Epatite C in tutti i pazienti HIV positivi anche senza manifestazioni cliniche conclamate in quanto l'infezione epatitica aumenta il rischio di evoluzione peggiorativa ad AIDS. Lancet 2000;356:1800-5