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Morte improvvisa in giovani adulti spesso associata a esercizio fisico |
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Inserito il 03 gennaio 2005 da admin. - cardiovascolare - segnala a:
La morte improvvisa nei giovani adulti è spesso associata ad esercizio fisico e dovuta a patologie cardiache, ma in un terzo dei casi il motivo rimane indeterminato.
In uno studio retrospettivo di coorte effettuato su militari d'ambo i sessi statunitensi esaminando il registro dei decessi del Dipartimento della Difesa sono state controllate le cause di morte non dovute a eventi traumatici in soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni. La frequenza di morte non traumatica in questa fascia d'età è molto bassa (13 su 100.000/arruolati/anno). Nella maggior parte dei casi (86%) il decesso è associato all'esercizio fisico. La causa più comune (51% dei decessi) è una anomalia cardiaca, tuttavia in una percentuale elevata (36% dei casi) il motivo della morte rimane inspiegato. Le anomalie cardiache più frequentemente riscontrate sono: alterazioni coronariche (61%), miocarditi (20%), cardiomiopatia ipertrofica (13%). Gli autori notano che i soggetti arruolati erano stati sottoposti ad uno screening pre-arruolamento comprendente una dettagliata anamnesi e un esame clinico, per cui nella popolazione generale i dati potrebbero essere diversi.
Fonte: Ann Intern Med 2004 Dec 7; 141:829-834 Link: http://www.annals.org/cgi/content/abstract/141/11/829
Commento di Renato Rossi
La morte improvvisa nei giovani adulti è, per fortuna, evenienza rara, ma sicuramente traumatizzante. Comprenderne la cause potrebbe portare a una possibile prevenzione? Lo studio americano conferma il sospetto che la maggior parte delle morti improvvise nei giovani è in qualche modo legata all' attività fisica e che spesso vi è una sottostante, misconosciuta, patologia cardiaca, anche se le cause del decesso rimangono ignote in un caso su tre. Non sappiamo se uno screening comprendente, oltre all'anamnesi e alla visita, accertamenti strumentali (ecocardiogramma, elettrocardiogramma dinamico/24 ore e da sforzo), sia non in grado di individuare i soggetti a rischio e di ridurre una eventualità che resta rara, anche perchè non si saprebbe quali criteri di selezione adottare (soggetti che si debbono sottoporre a esercizio fisico? di quale livello?) essendo impensabile uno screening di questo tipo esteso a tutti. Ricordo che per la pratica della attività sportiva agonistica in Italia è prevista certificazione appositamente rilasciata da un medico specialista in Medicina dello Sport.
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