La vitamina K2 (menaquinone) potrebbe essere un fattore protettivo contro l’epatocarcinoma nella epatopatia virale cronica
Secondo numerose ricerche la vitamina K2 potrebbe giocare un ruolo importante nel controllo della crescita cellulare. Partendo da questo presupposto, alcuni scienziati della Osaka City University hanno studiato gli effetti della vitamina K2 nello sviluppo dell’epatocarcinoma cellulare nelle donne con cirrosi virale. Lo studio ha coinvolto quaranta donne con cirrosi epatica virale che erano state ricoverate in ospedale tra il 1996 e il 1998. Originariamente lo studio era stato disegnato per valutare il ruolo della vitamina K2 nella perdita di massa ossea nelle donne con cirrosi virale. Le pazienti sono state divise in due gruppi: uno è stato trattato con 45mg/die di vitamina K2, l'altro con placebo. Al termine del periodo di follow up l'epatocarcinoma si è sviluppato in due delle 21 donne che avevano ricevuto la vitamina K2 ed in 9 delle 19 trattate con placebo. Un'analisi multivariata aggiustata per età, transaminasi, albumina sierica, bilirubina totale, conta piastrinica, alfa-fetoproteina e trattamento con interferone alfa, ha indicato che il rischio di insorgenza di epatocarcinoma nelle donne trattate con vit. K2 era 0.13 (95% CI, 0.02-0.99; P = .05) rispetto alle donne trattate con placebo.
Questi dati potrebbero avere un risvolto pratico. E' infatti prassi consueta trattare con farmaci soppressori o modificatori della flora intestinale i pazienti con cirrosi al fine di prevenire l'insorgenza di iperammoniemia. Poichè una fonte importante di vitamina K2 risiede proprio nell'attività dei batteri intestinali dovrà essere valutato l'effetto che le pratiche tese a sopprimere o modificare la flora esercitano sulla produzione di vit. K2.