L’omocistienemia elevata è un modesto predittore indipendente di eventi vascolari.
Sono in corso trias randomizzati in popolazione asintomatica che hanno per obiettivo la dimostrazione di possibili riduzioni del rischio cardiovascolare mediante l’abbassamento dei livelli ematici di omocisteina. In attesa di questi risultati gli autori di questo studio hanno condotto una metanalisi degli studi osservazionali più rilevanti. Sono stati identificati 30 studi, con il coinvolgimento di più di 16,000 soggetti. I dati sono stati aggiustati per età, sesso, fumo, pressione del sangue e colesterolo. I dati ottenuti dai 12 studi prospettici (circa 9000 soggetti) indicano che un abbassamento del 25% dei livelli di omocisteina è associato con una diminuzione del rischio dell’11% per cardiopatia ischemica e del 19% per ictus. Gli autori dello studio concludono che l’omocistienemia elevata può essere al massimo un modesto predittore indipendente di eventi vascolari. I trias in arrivo chiariranno ulteriormente le idee