Nella FA l'impiego delle diagnosi automatizzate dell'ECG computerizzato, senza una revisione critica di medici esperti, comporta un alto tasso di errori ed induce scelte terapeutiche inappropriate espondendo i pazienti ad inutili rischi.
Sono stati esaminati retrospettivamente 2.298 ECG (di 1085 pazienti) con diagnosi computerizzata di fibrillazione atriale. La diagnosi di fibrillazione atriale č stata ritenuta erronea in 442 ECG (19%) spesso per artefatti o battiti atriali prematuri. In 92 casi, le diagnosi sono state ritenute dapprima corrette e poi ad una rivalutazione errate ed hanno comportato la ripetizione dell’ECG in 78 casi, l’esecuzione di un ecocardiogramma in 15 e di monitoraggio ambulatoriale del ritmo in 2 casi. Le diagnosi sbagliate hanno indotto a modificare la terapia in 39 su 92 pazienti (42%), a ricoverare in 9 casi, a richiedere un consulto cardiologico in 16 soggetti, ad intraprendere una terapia anticoagulante in 12 pazienti e a prescrivere farmaci bradicardizzanti in 16 casi. 2 pazienti hanno presentato complicazioni per scelte terapeutiche errate: un caso di ematuria da anticoagulanti ed una bradicardia sintomatica secondaria all'uso di farmaci bradicardizzanti. Fonte: Am J Med, 2004; 117: 636-642
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Nella FA l'impiego delle diagnosi automatizzate dell'ECG computerizzato, senza una revisione critica di medici esperti, comporta un alto tasso di errori ed induce scelte terapeutiche inappropriate espondendo i pazienti ad inutili rischi.
