La vaccinazione con un ceppo vivo attenuato del virus della varciella zoster è efficace nel ridurre l'insorgenza dello zoster e delle complicanze.
Con l'età diminuisce l'immunità cellulo-mediata e quindi aumenta sia il rischio di insorgenza di herpes zoster (HZ) che della neurite post erpetica. Pertanto la somministrazione di un vaccino contro il virus della varicella zoster (VVZ) può ripristinare una valida reazione immunitaria e diminuire pertanto l'incidenza sia dello HZ che della neurite post erpetica. A tal fine sono stati 38546 adulti di almeno 60 anni di età in un RCT per valutare l'efficacia di un vaccino Oka/Merck VZV ("vaccino zoster"). Herpes zoster è stato diagnosticato in base sia a criteri clinici che di laboratorio. La valutazione longitudinale dopo la fase acuta di HZ è stata protratta per 6 mesi. L'end point principale era rappresentato da un indice complesso comprendente l'incidenza, severità, e durata del dolore e dei sintomi dello HZ. L'end point secondario era costituito dall'incidenza della neuropatia post erpetica. La durata media dello studio è stata superiore a 3 anni. Sono stati osservati 957 casi confermati di HZ (315 tra i vaccinati e 642 nel gruppo placebo) e 107 casi di neuropatia posterpetica (27 nel gruppo vaccino e 80 in quello placebo). Nel gruppo vaccinato l'indice combinato è risultato diminuito del 61.1 percento (P<0.001), la neuropatia posterpetica del 66.5 percento (P<0.001), e l'incidenza dello HZ del 51.3 percento (P<0.001). Le reazioni locali nella sede di inoculo sono risultate più frequenti nel gruppo vaccinato, ma si è tratto di reazioni lievi.