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Studio ESTEEM |
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Inserito il 01 gennaio 2004 da admin. - cardiovascolare - segnala a:
Lo studio ESTEEM ha mostrato che l’inibitore della trombina per os Ximelagatran ha fornito un aggiuntivo beneficio rispetto al trattamento con Aspirina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari maggiori nei pazienti che avevano subito un infarto miocardico. Ximelagatran , somministrato assieme all’Aspirina, ha ridotto in modo significativo il rischio di morte, di recidiva di infarto miocardico o di gravi episodi anginosi dal 16,3% al 12,7% durante i 6 mesi di trattamento, con una riduzione del rischio del 24% rispetto alla sola Aspirina ( hazard ratio: 0,76; p=0.036 ). Non c’è stata differenza significativa nei sanguinamenti maggiori tra Ximelagatran e placebo ( 1,8% versus 0,9% rispettivamente ). L’incidenza di sanguinamento totale ( maggiore e minore ) è risultata più alta tra i pazienti trattati con Ximelagatran. E’ stato osservato un aumento dell’incidenza di innalzamento degli enzimi epatici nei pazienti che hanno assunto Ximelagatran: 6,5% nei pazienti trattati con il dosaggio più basso ( 24 mg ), 12,2-13% con dosaggi più alti. Nello studio lo 0,6% dei pazienti trattati con Ximelagatran ha presentato alti livelli di bilirubina associati ad un aumento della alanino aminotransferasi ( ALT ) rispetto allo 0,2% dei pazienti trattati con placebo. I valori di ALT si sono ridotti continuando il trattamento o dopo la sua interruzione.
European Society of Cardiology / Annual Meeting 2003, Vienna
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