Tra i pazienti che si sottopongono ad un test di imaging cardiaco da sforzo quelli con dispnea presentano il rischio di morte più elevato.
Sono stati valutati 17991 pazienti che dovevano sottoporsi ad una tomografia miocardica, a singolo raggio fotonico, perfusionale, sia basale che sotto sforzo. I pazienti sono stati suddivisi in 5 categorie in base ai sintomi presenti all'inizio dello studio (asintomatico, dolore toracico non anginoso, angina atipica, angina tipica, e dispnea). Dopo un follow up medio di 2.7±1.7 anni, la mortalità sia globale che cardiaca è risultata significativamente maggiore nei pazienti dispnoici (sia con storia di coronaropatia che senza) in confronto a quella rilevata nei pazienti asintomatici o con sintomi diversi dalla dispnea. Tra i pazienti senza storia di coronaropatia quelli con dispnea hanno presentato un rischio di morte improvvisa per cause cardiache 4 volte superiore rispetto agli asintomatici e due volte superiore rispetto a quelli con angina tipica. Dopo aver aggiustato per i fattori confondenti, la dispnea è risultata un fattore indipendente predittivo di morte cardiaca (P<0.001) e per qualsiasi causa (P<0.001).