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Ernia inguinale asintomatica: si può aspettare
Inserito il 19 gennaio 2006 da admin. - chirurgia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Nell'ernia inguinale paucisintomatica la semplice attesa è una scelta sicura.

Il presente studio si proponeva di valutare se negli uomini con ernia inguinale paucisintomatica l'attesa sia una scelta sicura oppure se sia meglio adire subito all'intervento chirurgico. Dal gennaio 1999 al dicembre 2004 sono stati arruolati 720 uomini con ernia inguinale paucisintomatica, randomizzati ad intervento (n=356) oppure semplice attesa (n=364), con un follow-up di 2-4,5 anni.
L'end-point primario misurato era costituito da dolore e disturbo tali da interferire con le normali attività, misurati a due anni dall'arruolamento e dai cambiamenti del PCS a 2 anni rispetto al basale. Il PCS è la forma abbreviata di uno score che valuta varie componenti fisiche.
Gli end-point secondari erano le complicazioni, il dolore riferito, lo stato funzionale, il livello di attività e la soddisfazione circa le cure ricevute.
L'end-point primario, valutato secondo l'intention to treat, a due anni risultò simile nei due gruppi. Il 33% dei soggetti randomizzati inizialmente alla semplice attesa fu sottoposto a intervento chirurgico, soprattutto per l'aumento del dolore associato all'ernia, mentre il 17% assegnato inizialmente all'intervento preferì in seguito optare per l'attesa.
Le complicanze post-operatorie furono simili sia in chi era stato assegnato già all'inizio all'intervento sia in chi era stato assegnato al gruppo attesa e poi si era sottoposto alla chirurgia.
Nel gruppo attesa si verificarono due casi di ernia incarcerata: uno con strangolamento e un altro con ostruzione intestinale.
Gli autori concludono che nell'ernia inguinale paucisintomatica la semplice attesa è una scelta sicura: il paziente può tranquillamente dilazionare l'intervento a quando i sintomi si aggravano in quanto le complicanze acute sono rare (1,8 per 1000 pazienti anno in un periodo di 4,5 anni).

Fonte: JAMA. 2006; 295:285-292.

Commento di Renato Rossi

Molti uomini presentano un'ernia inguinale praticamente asintomatica o che causa disturbi di lieve entità.
Lo studio qui recensito permette di rassicurare il paziente che preferisce attendere per l'intervento chirurgico che non ci sono gravi rischi, almeno nel breve-medio periodo. La riparazione chirurgica può essere procrastinata a quando i sintomi si faranno più intensi e tali da interferire con le normali attività.
Non è noto però se le complicanze acute possano aumentare con il passare degli anni.
La mia esperienza, che ovviamente non fa casisitica, è che molti pazienti convivono con ernie inguinali anche per molti anni optando per l'intervento solo quando i sintomi si fanno importanti oppure quando l'ernia aumenta molto di volume, mentre le complicanze acute sono in effetti rare.

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