Troppi antibiotici nel primo anno aumentano il rischio di asma
Inserito il 26 aprile 2006 da admin. - pediatria - segnala a:
L'esposizione agli antibiotici nel primo anno di vita è associata ad un aumentato rischio di asma durante l'infanzia e l'adolescenza.
Alcuni studiosi dell' University of British Columbia di Vancouver hanno effettuato una meta-analisi di 7 studi che specificamente avevano preso in esame il legame tra esposizione agli antibiotici nel primo anno di vita e rischio di sviluppare un'asma in età successiva (tra 1 e 18 anni). Si tratta di studi di coorte per un totale di 12.082 bambini e 1817 casi di asma. L'odds ratio (OR) di sviluppare un'asma dopo esposizione agli antibiotici nel primo anno di vita è risultata uguale a 2,5; tale associazione è più forte negli studi di tipo retrospettivo (OR = 2,82) che negli studi di tipo prospettico (OR = 1,12). Inoltre analizzando i dati di 5 studi per un totale di oltre 27.167 bambini e 3.392 casi di asma è stato possibile stabilire che il rischio di asma è di 1,16 per ogni ciclo di antibiotici assunti durante il primo anno di vita. Gli autori ammettono che la loro meta-analisi non prova in modo definitivo una relazione causale antibiotici-asma, ma notano che in molti casi di infezioni delle vie respiratorie superiori e di bronchite la causa è di natura virale e gli antibiotici potrebbero essere evitati.
Fonte: Chest 2006;129:610-618.
Commento di Renato Rossi
I rischi di bias legati a meta-analisi di questo tipo sono noti: è possibile che l'aumentato uso di antibiotici nei bambini che poi svilupperanno un'asma sia semplicemente dovuto al fatto che i piccoli portati ad ammalarsi di asma vanno più frequentemente incontro ad infezioni respiratorie. In questo caso l'associazione antibiotici-sviluppo di asma non sarebbe dovuta agli antibiotici in se stessi, che sarebbero in realtà dei semplici "testimoni" di una vulnerabilità dell'albero respiratorio. In ogni caso vale comunque la pena tenere in considerazione il consiglio degli autori di non usare inappropriatamente gli antibiotici in tutti i casi di flogosi respiratoria, anche se nei bambini più piccoli si tratta di una decisione non semplice e spesso il medico tende a far prevalere un criterio prudenziale e a prescrivere un antimicrobico per non correre il rischio di sottovalutare o non riconscere una patologia potenzialmente grave.