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La vita in fumo a soli 40 anni... |
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Inserito il 01 giugno 2006 da admin. - pneumologia - segnala a:
I danni fisici secondari al fumo di sigaretta sono molto precoci.
Secondo una ricerca norvegese, la vita dei fumatori è a rischio gia intorno ai 40 anni. È il risultato del primo studio nel settore del fumo sia per grandezza del campione che per numero di donne considerate, in precedenza scarsamente considerate, e sulle quali si avevano, di conseguenza, pochissimi dati a disposizione. Il lavoro, è uscito sugli Annals of Internal Medicine, pubblicato sia nell’editoriale che come sommario divulgativo per i pazienti. Lo studio, diretto da Hakon Gjessing, dell’università di Bergen in Norvegia, ha coinvolto 24.505 donne e 25.034 uomini tra i 40 e i 70 anni. Lo studio è particolare per l’enorme campione, equidiviso fra i sessi, che è stato utilizzato. Lo studio è stato organizzato longitudinalmente, con un tempo di osservazione di 25 anni, nel corso dei quali i partecipanti hanno riferito periodicamente le loro abitudini in fatto di fumo. Durante il follow-up follow-up si sono registrati 2333 e 4680 decessi rispettivamente di donne e uomini di mezza età. È stato stimato che il 41 per cento degli uomini di mezza età pesanti fumatori (intendendo per pesante fumatore chi fuma 20 o più sigarette al dì) è morto contro solo il 14 per cento dei coetanei non fumatori, il 26 per cento delle donne di mezza età pesanti fumatrici è morto contro solo il 9 per cento delle coetanee non fumatrici. Si è stimato che fumatori e fumatrici hanno perso in media 2,7 e 1,4 anni di vita rispettivamente. È inoltre emerso un altro dato importante: più tardi si inizia a fumare minore è il rischio di morire per gli adulti di mezza età. Inoltre prima si smette di fumare più diminuisce il rischio di morire per gli adulti di mezza età. Lo studio mostra che vi è una forte interrelazione fra il fumo e l’aspettativa di vita, e che è anche fortemente correlato il periodo in cui si comincia e si finisce di fumare.
Guido Zamperini
Fonte: Annals of Internal Medicine, 2006:144:381-389.
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