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Sicurezza dell'amalgama dentario nei bambini
Inserito il 02 giugno 2006 da admin. - pediatria - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

I bambini sottoposti ad otturazioni con amalgama non presenterebbero alterazioni neurologiche rispetto a quelli otturati con resine.

L'amalgama usato per le otturazioni dentali contiene per circa il 50% mercurio. Due studi pubblicati contemporaneamente da JAMA hanno valutato gli effetti neurologici dell'amalgama nei bambini. Si tratta di due RCT in cui i bambini (età 6-10 anni) sono stati randomizzati ad amalgama dentario oppure ad otturazioni con resine prive di mercurio. Il primo studio [1] ha avuto un follow-up di 5 anni ed ha preso in esame sia disturbi di tipo neuropsicologico che eventuali alterazioni della funzionalità renale e non ha trovato differenze tra i due gruppi. Nel secondo studio [2], che ha avuto un follow-up di 7 anni, sono stati valutati la memoria, la concentrazione, l'attenzione, le funzioni motorie e oculomotorie e la velocità di conduzione nervosa; anche in questo caso non si registrarono differenze tra i bambini sottoposti ad otturazioni con amalgama e quelli con resine.

Fonti:

1) JAMA. 2006;295:1775-1783.
2) JAMA. 2006;295:1784-1792

Commento di Renato Rossi

Il mercurio è una neurotossina i cui effetti sono noti. L'inalazione di vapori di mercurio può provocare depositi del metallo soprattutto a livello cerebrale e renale dando origine ad una serie di disturbi come mancanza di coordinazione, eccitabilità, tremori, disturbi visivi e talora deficit cognitivi, insufficienza renale. Per anni si è discusso se l'uso dell'amalgama dentale per le otturazioni potesse portare ad intossicazione. I due studi pubblicati da JAMA sono i primi di tipo randomizzato e controllato e sembrano tranquillizzanti. Tuttavia vi sono alcuni punti ancora da chiarire, come fa notare un editorialista. Anzitutto gli studi hanno arruolato pochi pazienti (534 nel primo studio e 507 nel secondo) e potrebbero non avere la potenza necessaria per evidenziare disturbi neuropsicologici poco frequenti. Tenendo conto che nel mondo vengono trattati con amalgama contenente mercurio milioni di bambini, gli effetti negativi potrebbero colpire centinaia di migliaia di piccoli pazienti. Inoltre il follow-up è stato relativamente breve e non si può escludere che eventi avversi da intossicazione cronica di mercurio richiedano tempi molto più lunghi per manifestarsi. Da notare infine che in tutte e due gli studi la concentrazione urinaria di mercurio era più elevata nei gruppi trattati con amalgama.
L'editoriale conclude che è troppo prematuro dichiarare chiuso il dibattito sulla sicurezza dell'amalgama dentale e che studi ulteriori sono i benvenuti. Una conclusione che ci trova del tutto concordi.

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