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Tesauro italiano di bioetica
Inserito il 14 giugno 2006 da admin. - scienze_varie - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Il Tesauro italiano di bioetica con i suoi circa 1.000 termini racchiude tutti i concetti essenziali del linguaggio bioetico specialistico e delle discipline correlate.



PERCHÉ UN TESAURO ITALIANO DI BIOETICA
La bioetica è una disciplina in forte evoluzione, sia per il processo interno di sistematizzazione che caratterizza sempre i nuovi ambiti del sapere, sia per il suo oggetto proprio, ovvero la riflessione etica sulle scienze della vita e della salute. Tale oggetto è legato inscindibilmente alle nuove tecnologie, al progredire della ricerca e ai problemi connessi. Si salda, inoltre, con una varietà di campi di studio che a diverso titolo illuminano o riguardano l’oggetto stesso: la medicina, la filosofia, la biologia e la genetica, il diritto, ma anche l’ecologia, l’economia, la cibernetica, le scienze della nutrizione, l’epidemiologia, la psicologia, la pedagogia. Ogni campo è potenzialmente abilitato ad interessare la riflessione bioetica, in quanto può applicarsi all’intervento dell’uomo sull’uomo e sulla biosfera, suscitando conseguentemente questioni etiche. Non stupisce quindi che, da una parte, la necessità di reperire l’informazione bibliografica in bioetica sia resa più complessa dalla frammentarietà e dalla quantità di pubblicazioni in materia, pubblicazioni di cui in Italia non esisteva fino al 2001 alcun tentativo di organizzazione in un archivio strutturato su scala nazionale. Dall’altra parte, la realizzazione di una base di dati ad hoc, in cui archiviare l’informazione, pone non poche difficoltà per la varietà e vastità del linguaggio specialistico, che in bioetica viene mutuato da altre discipline, oppure coniato ex novo, a partire da espressioni presenti in altre lingue o da neologismi entrati nella terminologia della comunità scientifica.
Ad esempio, il termine inglese principialism, che designa un’importante scuola americana di pensiero sorta agli albori della bioetica, compare nella letteratura italiana con diverse traduzioni (principialismo, principalismo, principismo), e uno dei concetti tipici di questa stessa teoria, quello di beneficence, a sua volta viene tradotto con beneficenza, o con beneficialità, o ancora con beneficità. E fin qui siamo ad un livello puramente formale, che ha il suo immediato corrispettivo nell’univoco significato inglese. La questione si complica quando vengono utilizzati termini che, a seconda della prospettiva etica in cui si muove l’autore, assumono significati affatto differenti. Si pensi soltanto a termini come eutanasia passiva, morte cerebrale, o aborto terapeutico. Anche per questo motivo, il mondo della ricerca, come pure quello della scuola e dell’informazione, hanno per molto tempo accusato la mancanza di un sistema che permettesse di registrare su base sistematica la letteratura bioetica e di orientare l’utenza verso le fonti bibliografiche in materia, anche in risposta ai crescenti interessi in questo campo. La soluzione più adeguata, ancorché più difficile da realizzare, è la creazione di un linguaggio controllato che, con le inevitabili approssimazioni e riduzioni, possa in qualche modo uniformare la grande mole di contenuti. A questo punta uno strumento quale il tesauro, che, come recita la definizione contenuta nella norma UNI ISO 2788/1993, “è una raccolta selezionata e strutturata di termini di indicizzazione, definiti descrittori, utilizzato per rappresentare il contenuto concettuale di un documento”. È certamente un linguaggio controllato, dal momento che ammette soltanto i termini scelti, che possono essere costituiti da una sola parola (ad esempio riproduzione) o da più parole (creazione di embrioni a scopo di ricerca). In questo modo, il tesauro diventa l’interfaccia comune all’indicizzatore e all’utente (cioè a colui che svolge una ricerca) per descrivere e recuperare i documenti. La prima funzione, l’indicizzazione, consiste nell’assegnare alcuni descrittori ad un dato documento, in modo da rappresentare sufficientemente i concetti espressi dagli autori. Perché questo avvenga occorre innanzitutto procedere con una metodologia coerente e rigorosa, come quella codificata dalla norma UNI ISO 2788/1993. In sintesi, le fasi da seguire per una buona indicizzazione sono l’analisi del documento (mediante lettura integrale o parziale), l’identificazione dei concetti-chiave e la loro traduzione nel linguaggio di indicizzazione. Tali operazioni richiedono riflessione e valutazione attente, in quanto devono costantemente soddisfare il criterio di esaustività (individuazione di tutti i concetti fondamentali per la descrizione del contenuto) e quello di specificità (precisione con cui i concetti vengono indicati). La funzione di reperire informazioni su un argomento, invece, avviene interrogando un sistema informativo mediante i termini del tesauro. L’utente deve, infatti, utilizzare lo stesso linguaggio adottato dagli indicizzatori, traducendo in descrittori i termini della propria richiesta, al fine di recuperare tutti i documenti pertinenti. Il Tesauro Italiano di Bioetica (TIB) è stato costruito in funzione della base di dati bibliografica sulla bioetica realizzata attraverso SIBIL, Sistema Informativo per la Bioetica In Linea. Un tesauro di bioetica si presenta come un tesauro specialistico, ovvero afferente ad un campo di ricerca particolare, ma sui generis, dal momento che la bioetica, per la sua forte interdisciplinarità, deve necessariamente toccare numerosi campi del sapere. Nel lessico della bioetica, saranno dunque presenti termini desunti dalla biologia, dalla fisica, dalla medicina, dalla filosofia, dal diritto, dall’economia, dalla teologia, insieme ad un nucleo di termini che potremmo definire propriamente bioetici, cioè termini che, pur derivando da altre discipline o dal linguaggio ordinario, costituiscono oramai il gruppo-chiave del linguaggio specialistico. Effettuare la scelta dei termini è forse il compito più arduo di chi costruisce un tesauro. Per comprendere meglio come questo processo sia avvenuto nell’elaborazione del TIB, va tenuta presente la sua storia. Il TIB nasce nel 2001, all’interno di un progetto più vasto, volto alla creazione di una serie di servizi legati alla bioetica, così come si riflette ed evolve nella realtà italiana. Tale progetto ha portato alla realizzazione di un portale di bioetica (il già citato SIBIL, www.iss.it/sibi), in cui, oltre al TIB, sono contenuti vari strumenti: innanzitutto una base di dati bibliografica con oltre 5000 documenti tratti da monografie e capitoli di miscellanee, articoli di periodici, testi di legge, pareri di comitati etici, interventi giudiziari, indagini, rapporti tecnici, documenti normativi internazionali, codici etici. Il portale SIBIL contiene, inoltre, la rassegna stampa quotidiana nazionale in tema di bioetica e gli annunci di corsi e di convegni, a livello nazionale e internazionale. Il punto di partenza del TIB è stata l’analisi di un tesauro già esistente, il Bioethics Thesaurus del Kennedy Institute of Ethics della Georgetown University di Washington DC, composto da circa 1000 termini e confluito nel 2001 nella terminologia dei MeSH, i Medical Subject Headings della National Library of Medicine di Bethesda, USA (entro la categoria “Humanities”). Tali termini sono stati tradotti e studiati per stabilirne la corrispondenza e le anomalie rispetto al contesto italiano. Contemporaneamente, sono state approfondite le ricerche su strumenti analoghi, come il tesauro del DRZE (Deutsches Referenzzentrum für Ethik in den Biowissenschaften dell’Università di Bonn), il tesauro del Centre de Documentation en Éthique des Sciences de la Vie et de la Santé dell’INSERM (Institut National de la Santé Et de la Recherche Médicale) di Parigi e gli stessi MeSH. Inoltre, è stato sentito il parere di esperti dei settori più particolari, a partire dal lavoro dei ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità. Infine, e soprattutto, sono stati considerati attentamente la letteratura scientifica e il dibattito etico, da cui emerge quotidianamente non soltanto lo stato dell’arte sulla bioetica, ma anche la differenza fra il nucleo terminologico più consolidato e i termini più mutevoli e utilizzati variamente anche all’interno della comunità scientifica. Il risultato è un tesauro monolingue di oltre 1000 descrittori (fra termini accolti e rinvii).

Fonte: Istituto Superiore di Sanità
Tesauro italiano di bioetica. - Gruppo di Studio Istituto Superiore di Sanità “Tesauro italiano di bioetica”.

scarica il tesauro in formato pdf da questo indirizzo: http://www.pillole.org/public/aspnuke/downloads.asp?id=202

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