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I quiz per l'ammissione a medicina sono nazionalprotezionistici
Inserito il 28 gennaio 2007 da admin. - professione - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Le domande di cultura generale dei quiz per l'ammissione alle facoltà di medicina italiane vertono spesso su argomenti relativi alla storia, letteratura, civiltà ed assetto politico istituzionale italiani rendendo difficile l'accesso per gli studenti comunitari non italiani.

Le norme che regolano le procedure per l'accesso alle facoltà di medicina delle Università italiane sono:
Legge n. 264 del 02.08.1999 recante “Norme in materia di accessi ai Corsi Universitari”;
D.M. 3 novembre 1999, n. 509 “Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei”;
Delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Ateneo prescelto concernente il numero degli studenti iscrivibili al 1° anno del Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia, quantificato in base alle attrezzature ed alle risorse umane disponibili comprensivi del numero di posti;
DM recante “Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai Corsi di Laurea ad accesso programmato per l’a.accademico di riferimento;
Decreto del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca determinazione del numero dei posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia per l’anno accademico di riferimento;
Eventuali norme regionali

In base al complesso di tali normative sono ammessi a partecipare alla prova di selezione predisposta dal MIUR, a parità di condizioni, gli studenti cittadini italiani, cittadini comunitari1, nonché gli stranieri titolari di carta di soggiorno. Ai fini specifici delle presenti disposizioni sono equiparati ai cittadini comunitari, i cittadini di NORVEGIA, ISLANDA e LIECHTENSTEIN, ai quali – con decorrenza rispettivamente 1° gennaio 1994 e 1° maggio 1995 – vengono applicati i Regolamenti CEE 1408/71 e 1612/68, a seguito dell’intervenuta ratifica da parte dei predetti paesi dell’Accordo sullo Spazio Economico Europeo.
Sono parimenti equiparati ai cittadini comunitari i cittadini della SVIZZERA, all’atto dell’entrata in vigore dello specifico accordo bilaterale sottoscritto in data 21.6.1999, che recepisce i Regolamenti 1408/71 e 307/99 sopra ovvero di permesso di soggiorno per lavoro subordinato o per lavoro autonomo, per motivi familiari, per asilo politico, per asilo umanitario, o per motivi religiosi, ovvero gli stranieri regolarmente soggiornanti da almeno un anno in possesso di titolo di studio superiore conseguito in Italia, nonchè gli stranieri, ovunque residenti, che sono titolari dei diplomi finali delle scuole italiane all’estero o delle scuole straniere o internazionali, funzionanti in Italia o all’estero, oggetto di intese bilaterali o di normative speciali per il riconoscimento dei titoli di studio e soddisfino le condizioni generali richieste per l’ingresso per studio. (L. n.189/02)
E' titolo di ammissione il diploma di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale o quadriennale, se corredato dal certificato che attesti il superamento del previsto anno integrativo, o la Laurea (art. 1 L. 11 dicembre 1969 n. 910). E' altresì valido per l'ammissione il titolo di studio conseguito all'estero, dopo dodici anni di scolarità, che consenta l'ammissione all'Università e al corso di studi prescelto nel Paese ove è stato conseguito.
AMMISSIONE DEGLI STUDENTI NON COMUNITARI RESIDENTI ALL'ESTERO
Le norme per l'ammissione (termini e modalità di presentazione della domanda di ammissione, requisiti per accedere alle università italiane, ecc.) sono definite annualmente dal Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con apposita circolare. Gli studenti non comunitari residenti all’estero devono obbligatoriamente sostenere la prova di conoscenza della lingua italiana con oggetto la lettura e spiegazione di un brano
a contenuto scientifico ed un colloquio su argomenti di carattere generale). Non può essere iscritto al corso di laurea o ammesso alle eventuali prove di selezione chi non abbiasuperato la prova di conoscenza della lingua italiana.
Gli studenti comunitari e gli studenti non comunitari legalmente soggiornanti in Italia, i possessori di diplomi di maturità italiani o di titoli di studio di scuole straniere o internazionali che consentono condizioni di accesso agevolate, non devono sostenere la prova di lingua italiana. Sono, altresì, esonerati dalla prova di lingua italiana gli studenti compresi nelle categorie di cui alla Circolare del Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
L’ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia è regolata da una prova sulla base del numero dei posti disponibili. I posti disponibili per italiani e cittadini comunitari od equiparati sono considerati assieme mentre i posti riservati agli extra comunitari sono separati .
La prova di ammissione consiste nella soluzione di 80 quiz a risposta multipla di cui una sola risposta esatta tra le cinque indicate, sulle seguenti materie:
- LOGICA E CULTURA GENERALE;
- BIOLOGIA;
- CHIMICA;
- FISICA E MATEMATICA;
Espletate le operazioni concorsuali, viene compilata una graduatoria generale di merito in base ai seguenti criteri: 1 punto per ogni risposta esatta (un punto); - 0,25 punti per ogni risposta sbagliata; (meno zero virgola venticinque); 0 punti per ogni risposta non data; (zero punti). Il punteggio da attribuire a ciascun candidato è equivalente alla somma dei voti riportati nella prova a quiz. In caso di parità di voti, prevale in ordine decrescente il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione rispettivamente dei quesiti relativi agli argomenti di logica e cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica. In caso di ulteriore parità, precede il più giovane d’età (L.16.06.1998 n. 191).

Poichè i posti per cittadini italiani e comunitari od equiparati non sono separati ne consegue che un cittadino comunitario compete con un italiano per l'ammissione alla stessa riserva di posti. Scorrendo le domande di "cultura generale" che sono state inserite tra le domande dei concorsi di ammisione degli anni precedenti colpisce l'elevato numero di domande che vertono su storia e letteratura italiane nonché quelle sull'ordinamento dell'assetto politico istituzionale italiano. Anche se il futuro medico per lo meno per il periodo della formazione dovrà operare in Italia, una tale impostazione risente di un pesante provincialismo che rende assai arduo per un cittadino non italiano poter avere gli elementi culturali specifici necessari a rispondere correttamente a domande così prettamente pertinenti alla storia ed alla civiltà italiana. La libera circolazione delle professioni dovrebbe spingere ad eliminare dai tests di ammissione i riferimenti squisitamente nazionalistici in modo da favorire una selezione basata su elementi di cultura generale internazionale o riguardanti l'assetto politico istituzionale europeo. In Inghilterra le domande vertono su logica, biologia, matematica, chimica e non sulla storia o la letteratura tipicamente inglesi.

Luca Puccetti

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