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Screenare tutti per l'HIV?
Inserito il 25 febbraio 2007 da admin. - infettivologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Il CDC statunitense raccomanda di eseguire lo screening per l'HIV anche nei soggetti non a rischio, in contrasto con quanto consigliato recentemente dalla United States Preventive Services Task Force.


Il CDC (Center for Diseases Control) americano ha rivisto le sue linee guida per lo screening dell'HIV raccomandando di prescrivere il test a tutti gli individui di età compresa tra i 13 e i 64 anni, indipendentemente dal rischio, a meno che il paziente non rifiuti di sottoporsi all'esame. Nei soggetti a rischio il CDC consiglia di effettuare lo screening ogni anno.
Non viene più consigliato un counseling pre-test e un consenso scritto specifico, il consenso per il test HIV dovrebbe essere incorporato nel consenso generale che viene chiesto per poter effettuare prestazioni mediche. Per le donne gravide si raccomanda di eseguire il test per l'HIV nel terzo trimestre ripetutatmente, non solo nelle donne a rischio ma anche in quelle che vivono in aree con elevata prevalenza di HIV.

Fonte:
Branson BM et al. Revised recommendations for HIV testing of adults, adolescents, and pregnant women in health-care settings. MMWR Recomm Rep 2006 Sep 22; 55:1-17.


Commento di Renato Rossi

Nel 2005 la United States Preventive Services Task Force aveva consigliato di procedere allo screening per l'HIV nei soggetti a rischio e nelle donne in gravidanza mentre non forniva raccomandazioni a favore o contro lo screening nei soggetti non ad alto rischio (vedi in http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=1818).
Il CDC supera queste limitazioni è consiglia di considerare l'HIV test alla stregua di altri esami di screening. In pratica il test dovrebbe essere richiesto così come si richiede il dosaggio della glicemia o della colesterolemia o uno screening mammografico o un Pap-test.
Quale dovrebbe essere il comportamento del medico pratico? Penso che, come sempre in presenza di linee guida conflittuali, egli abbia il dovere di informare circa l'opportunità di eseguire il test per l'HIV ma che l'ultima parola spetti al paziente il quale dovrà decidere se sottoporsi al test o meno dando un consenso esplicito alla richiesta dell'esame.

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