E' possibile effettuare esami radiologici nelle donne gravide ?
Inserito il 31 marzo 2007 da admin. - ostetricia - segnala a:
Una gravida che necessiti di esami radiologici urgenti può effettuarli senza rischi rilevanti per il nascituro. Se non c'è urgenza è preferibile evitare l’esposizione a Raggi-X tra la decima e la diciasettesima settimana.
La dose di radiazioni che riceve un paziente in seguito ad un esame di imaging viene misurata in rad. Il rad (Radiation Absorbed Dose) è un'unità di misura della dose di radiazione assorbita, pari a 100 erg per grammo. Il rad è stato sostituito dal gray (simbolo Gy) nel Sistema Internazionale di unità di misura. Un'esposizione di un gray corrisponde ad una radiazione che deposita un joule per chilogrammo di materia (sia tessuti biologici che qualsiasi altra cosa). 1 Rad = 0,01 gray = 0,01 joule di energia assorbiti da un chilogrammo di tessuto Quindi 1 Gy = 100 rad Gli effetti dell’esposizione a Raggi-X sono: cancerogenesi e mutagenesi. Il limite della dose cumulativa ritenuta sicura è di 5 rad.
Quindi una donna che necessiti di esami radiologici urgenti può effettuarli senza rischi di rilievo per il nascituro. In caso di non urgenza è preferibile evitare l’esposizione a Raggi-X tra la decima e la diciasettesima settimana, periodo in cui il SNC è particolarmente sensibile alle radiazioni.