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Le ingiurie, anche se in dialetto, sono reato (se comprensibili) |
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Inserito il 26 febbraio 2007 da admin. - professione - segnala a:
Ingiuriare una persona in dialetto, in modo tuttavia comprensibile, lede ugualmente l' onore e il decoro dell' offeso, ed e' sanzionabile penalmente
La Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 19967/2006) ha confermato la condanna per ingiurie comminata dai giudici di merito verso una persona che, di fronte ad un fastidio banale (quale quello di un torcia elettrica puntata contro) ha indirizzato verso il disturbatore una serie di ingiurie espresse in linguaggio dialettale. Il fatto che tali ingiurie fossero in dialetto, ha stabilito la Corte, non ne elimina la carica offensiva: “ In tema di reato di ingiurie la sfera morale altrui può essere lesa sia con modalità direttamente ed oggettivamente aggressive del diritto all’apprezzamento e alla opinione altrui, sia con modalità che, oggettivamente non lesive, diventino tali per le forme in cui vengono estrinsecate. Nel caso in esame le parole usate dall’imputato erano obiettivamente scurrili e lesive dell’onore e del decoro della persona offesa ed erano comprensibili da parte di chiunque, al di la’ della provenienza dialettale di alcune di esse, in quanto usate in ambito nazionale e riconosciute dalla generalità degli italiani come espressioni ingiuriose, per cui deve ritenersi provato che la persona offesa abbia percepito le espressioni ingiuriose in tutta la loro carica specificamente offensiva, come dalla stessa affermato”. Il ricorso dell’ imputato veniva quindi respinto, e veniva confermata la condanna di primo grado, condannandolo anche al pagamento delle spese processuali.
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