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Detenuto troppo grasso? Non può stare in cella |
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Inserito il 11 aprile 2007 da admin. - medicina_legale - segnala a:
La Cassazione conferma che l' obesita', allorche' sia tale da indurre rischio di gravi malattie, e' incompatibile con il regime carcerario
Anche l’ obesità deve essere considerata una malattia, e se comporta un rischio per la salute, bisogna tenerne conto, anche in riferimento al regime carcerario. Infatti il detenuto troppo grasso è a rischio "patologie" e "complicazioni", e tali aspetti non possono essere ignorati, al punto di suggerire la necessità di una pena alternativa al carcere. Naturalmente questi aspetti devono essere verificati nella realta’ dei fatti: La Corte di Cassazione (prima sezione penale, sentenza n. 25114) ha quindi ha accolto il ricorso di un detenuto di 39 anni, obeso di 210 chili di peso. Il Tribunale di sorveglianza di Catania aveva negato la detenzione domiciliare in quanto a suo avviso le patologie accusate non erano "incompatibili con il regime carcerario", malgrado una relazione sanitaria che evidenziava le patologie causate dall'eccessivo peso, evidenziandone invece l’ incompatibilita’ con il regime carcerario. La Suprema Corte ha accolto il ricorso del detenuto, rinviando il caso per una revisione della sentenza, sottolineando che il tribunale aveva omesso, in maniera "non congrua", di considerare la relazione sanitaria, che spiegava come il detenuto "dato il suo peso corporeo (kg 210), le sue patologie e le sue complicazioni, rientra nella categoria dei soggetti ad alto rischio d'accidenti cerebro vascolari e che pertanto sarebbe auspicabile che lo stesso potesse godere di strumenti alternativi di pena rispetto alla detenzione"nonche’ la perizia medico legale, che si era pronunciata analogamente per l'incompatibilità delle condizioni di salute del detenuto con il regime di vita carcerario. Guido Zamperini Fonte: Adnkronos
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