La tutela del minore comporta pesanti responsabilita' per l' adulto che ne abusa, anche in certi casi alquanto discutibili
Seguendo l’ impostazione di altre precedenti pronunce la Cassazione (sentenza 34120) riconosce le attenuanti generiche ad un adulto che ha avuto rapporti con una 13enne estremamente disinibita, ma non riconosce l’ ipotesi di minore gravita’ del reato.
Un adulto 53enne ebbe diversi rapporti sessuali con una ragazzina che non aveva ancora compiuto 14 anni ma il comportamento della minore era cosi’ aperto da sembrare eufemistico definirlo “disinibito e disinvolto”.
L’ adulto era stato condannato dai giudici di primo grado per violenza sessuale senza che gli venissero riconosciute ne’ le attenuanti generiche, ne’ l’ ipotesi di “minore gravita’ “ del delitto commesso.
La Terza Sezione Penale della Cassazione e’ stata invece di diverso avviso ed ha convalidato la sentenza d’ appello, che aveva stabilito uno sconto di pena di un anno (dai 6 anni iniziali a 5 anni).
La Corte ha motivato la sua decisione analizzando il comportamento della tredicenne: era lei stessa a ''procurarsi addirittura il luogo più adatto per gli incontri amorosi e si allontanava dalla propria città anche per andare a casa dell'imputato''. ''La ragazza” nota la Corte “ aveva tenuto un comportamento che sembra eufemistico definire disinibito e disinvolto nonché una apparente maturità psicofisica ed una particolare disponibilità e spigliatezza''. In base a queste considerazioni si poteva concludere che ''la liberta' sessuale personale della vittima'' non e' stata ''compressa in maniera grave'' pur trovandosi in ogni caso di fronte ad un ''adulto'' che ha fatto vivere ''l'esperienza pur sempre traumatica della deflorazione'' ad una ragazzina di soli 13 anni e 10 mesi. Per questi motivi (e per soli due mesi dalla soglia della liberta’ sessuale) la pena inflitta all’ uomo veniva abbassata per il riconoscimento delle attenuanti generiche, ma senza l’ ulteriore abbassamento che avrebbe avuto qualora fosse stata riconosciuta l’ ipotesi del fatto di minore gravita’. DZ