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SSRI correlati ad aumento rischio fratture |
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Inserito il 28 dicembre 2007 da admin. - psichiatria_psicologia - segnala a:
L'assunzione di SSRI si associa con un raddoppio del rischio di fratture osse.
Uno studio di coorte di tipo prospettico ha valutato l’incidenza di fratture clinicamente e radiologicamente rilevabili in 5008 soggetti di età >50 anni, seguiti per 5 anni. L’impiego giornaliero di SSRI, documentato in 137 pazienti, ha determinato un notevole aumento del rischio di fratture (HR 2,1; IC 95%: 1,3-3,4). Gli SSRI sono stati associati anche ad un aumento del rischio di cadute (odds ratio 2,2; IC 95%: 1,4-3,5), ad una minore densità minerale ossea a livello dell’anca e ad un trend di minore densità ossea a livello della colonna vertebrale. Questi effetti erano dose-dipendenti e simili a quelli riportati al baseline e a 5 anni di follow-up. L’assunzione giornaliera di SSRI in pazienti con più di 50 anni è stata associata ad un aumento di 2 volte del rischio di fratture. La depressione e le fratture sono frequenti in questa fascia di età; l’elevato rischio attribuito all’impiego giornaliero di SSRI può avere importanti conseguenze sulla salute pubblica.
Fonte: Arch Intern Med 2007; 167: 188-94
A. Russo, M. A. Catania, G. Polimeni: http://www.farmacovigilanza.org
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